IDEALE POPULARISTA
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Il popularismo è una corrente ideologica che ha come fine la costituzione di un modello di società auto-regolato in una perfetta armonia tra le parti che lo compongono mediante la costituzione di una cooperazione sociale supervisionata da uno Stato forte, legittimato e fondato sul Diritto, che ha l’onere di condurre questo processo storico di evoluzione della società fino allo stadio ultimo di essa, ossia quella società dove lo Stato sarà solo garante di un sistema auto-regolato che vive in perfetta simbiosi senza nessuna limitazione alla libertà personale. Dunque l’arrivo alla società evoluta, civile e responsabile.

 
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Napoleone I Bonaparte imperatore dei Francesi

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2006 20:03
29/06/2006 22:53
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Napoleone I Bonaparte, l'uomo del fato che fece propi due secolo inchinati al suo potere, alla sua eredità.
Ma chi è realmente secondo voi il generale corso che fece tremarono al rombo dei cannoni l'intera Europa.
L'uomo autore del Codice Civile, il figlio illeggittimo della Rivoluzione che la uccise e allo stesso tempo esportò in intera Europa.
Sicuramente l'epopea Napoleonica ha creato l'Europa Moderna.
Il despota che alle sue truppe promise il saccheggio d'Europa e che costò alla Francia un trattamento occhi per occhio, dente per dente.
L'Aquila, il dio della guerra che con le sue rapide mosse sbaragliò gli eserciti più potenti di Europa.
L'Imperatore che portò a massima gloria la terra di Francia e i francesi, quel mezzo italiano che si era imposto sugli alti cugini delle Gallie.
L'uomo per cui i soldati francesi si buttavano alla carica, demoni della guerra, al grido "viva l'empeuror" furioso nella loro febbre di gloria.
Napoleone forgiò un epoca, distrusse il resto... mai uno sconfitto fu tanto glorificato!

Aspetto un vostro giudizio


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"Io sono Cesare, non re"
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"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
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L'ascesa e il trionfo di napoleone dimostrano l'enorme pericolosità e potenzialità di un uomo geniale che capisce i cambiamenti delle posizioni di forza nella storia.
Già la francia con la coscrizione di massa e con l'impeto rivoluzionario poteva battere l'europa in difesa,con un genio al comando potevca conquistarla.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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Napolene è il più grande uomo di tutti i tempi. La sua gloria è indefinibile, inattaccabile.
Mai un vinto fu tanto elogiato, maiun vinto ridusse in cenere i suoi vincitori.
Senza Napoleone non avremo avuto le guere mondiali, senza Napoleone non sarebbe nata l'era moderna.
Molti dicono che fu la rivoluzione francese.... io la penso diversamente. Sensa Napoleone la cara rivoluzione sarebbe morta in se stessa, non si sarebbe propagata nell'intera Europa dietro i suoi cannoni tonanti, la prussia non avrebbe unito la germania, l'Austria indebolita, l'Italia e la Spagna scossa....
Ha inseguito un destino verso la gloria.... e la sua fu vera gloria.

Bonaparte ha forgiato il destino di un secolo con i suoi eserciti


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Re:

Scritto da: Caio Logero 30/06/2006 18.02
Napolene è il più grande uomo di tutti i tempi. La sua gloria è indefinibile, inattaccabile.
Mai un vinto fu tanto elogiato, maiun vinto ridusse in cenere i suoi vincitori.
Senza Napoleone non avremo avuto le guere mondiali, senza Napoleone non sarebbe nata l'era moderna.
Molti dicono che fu la rivoluzione francese.... io la penso diversamente. Sensa Napoleone la cara rivoluzione sarebbe morta in se stessa, non si sarebbe propagata nell'intera Europa dietro i suoi cannoni tonanti, la prussia non avrebbe unito la germania, l'Austria indebolita, l'Italia e la Spagna scossa....
Ha inseguito un destino verso la gloria.... e la sua fu vera gloria.

Bonaparte ha forgiato il destino di un secolo con i suoi eserciti



io questo non lo credo.Io penso che l'individuo sia per quanto grande solo una particella di eventi incontrollabili.La rivoluzione sarebbe caduta comunque,e lo fu lo stesso con napoleone,ma data la coscrizione di massa e le capacità del nuovo esercito,con o senza napoleone,il prezzo da pagare per le nazioni europee sarebbe stato tanto grande da indurre agli sconvolgimenti seguenti.
L'uomo non è mai la causa,ma il sintomo.


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E' vero però che le scelte e il carisma di un grande uomo possono cambiare un'epoca e il fato di migliaia di altri...

Sono convinto che spesso l'uomo giusto al momento giusto può influenzare il mondo che gli sta intorno...

Vedi personaggi che nel bene o nel male come l'imperatore Giuseppe II d'Asburgo, Cesare, Alessandro Magno II, Valentiniano III, Commodo o Maometto abbiano influito nella Storia...

Bisogna sempre sapere guidare bene la nave che s'imbatte nei flutti prendendo la decisione giusta... cavalcando l'onda...


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C' è una cosa forse da ricordare la francia aveva a livello di popolazione un numero quasi equivalente a tutte le nazioni che la attaccarono (esclusa la russia ovviamente) oltre ad essere notevolmente ricca forse anche più del regno unito. Senza questi due fattori dubito che napoleone potesse fare ciò che ha fatto.
Sul fatto che i principi rivoluzionari sarebbero arrivati comunque non so. In Italia almeno molti dei movimenti successivi avvennero grazie alla conquista napoleonica. Forse sarebbero arrivati ugualmente ma non con quella rapidità. VBasta anche vedere la differenze tra risorgimento e formazione dello stato unico italiano nato (toericamente) da una forte spinta popolare e quello tedesco invece imposto dall'alto.

saluti
Daetil
05/07/2006 21:11
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Re:

Scritto da: daetil 05/07/2006 20.00
C' è una cosa forse da ricordare la francia aveva a livello di popolazione un numero quasi equivalente a tutte le nazioni che la attaccarono (esclusa la russia ovviamente) oltre ad essere notevolmente ricca forse anche più del regno unito. Senza questi due fattori dubito che napoleone potesse fare ciò che ha fatto.
Sul fatto che i principi rivoluzionari sarebbero arrivati comunque non so. In Italia almeno molti dei movimenti successivi avvennero grazie alla conquista napoleonica. Forse sarebbero arrivati ugualmente ma non con quella rapidità. VBasta anche vedere la differenze tra risorgimento e formazione dello stato unico italiano nato (toericamente) da una forte spinta popolare e quello tedesco invece imposto dall'alto.

saluti
Daetil



Napoleone non fu aiutato per niente dal fatto che la Francia fosse una grande nazione, per il seplice fatto che la svalutazione incotrollata della cartamoneta e della moneta, la povertà diffusa e la purga della Rivoluzioni avevano tutto un effetto negativo.
La Francia esportava quasi tutti : le giubbe, i vestiti, i sandali della Grande Armé di Napoleone erano fatti con materiale e lana inglese.
Napoleone in materia economica creò la Banca di Francia e cercò di limitare le importazioni dalla Inghilterra al continente con il grande blocco commerciale.
Napoleone combatté sempre in inferiorità in tutte le sue battagle.
Nella prima campagna d'Italia il suo esercito contava dai 30.000 a 40.000 soldati e aveva contro un esercito di 80.000 coalizzati, ma mentre lui aveva la metà delle loro forze, attenzione male armate, senza munizioni e con una trentina di cannoni, i nemici avevano grande riserve logistiche oltre a 200 bocche da fuoco.
E sarà quasi sempre in inferiorità fino a quando divenne primo conosole e poi Imperatore quando le sue artiglierie, lui nato artigliere, furono le migliori d'Europa insieme alla sua fanteria (che tra l'altro era sempre in minoranza).
Napoleone cerò la confederazione del Reno, la fece finita con Il Sacro Romano Impero, creò il granducato di Varsavia e i vari stati in Italia della Cisalpina e Regno d'Italia dopo facendo modo di esportare la rivoluzioni e i sentimenti nazionalistici (che diedero sì alla nascita della coscienza nazionale tedesca che gli decretò un bruttisimo colpò, travolto a Lipsia, dalla Battaglia dell nazioni).
Ma se la Rivoluzione rimase viva lo dobbiamo al suo Codice Civile, dove hanno ancora fondamento le istituzioni moderne.

In germania vi era stato sotto Napoleone un forte movimento di intellettuali e poi di parte del popolo che furono la base per la creazione della Germania.


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se napoleone fosse stato a capo del piemonte o della prussia non sarebbe mai riuscito a conquistare l'europa.la francia per quanto indebolita rimaneva la nazione più popolosa d'europa e quella con le più antiche tradizioni militari e la migliore artigliera,su cui napoleone si appoggiò sempre.
Comunque nonostante il suo genio la superiore forza economica della gran bretagna lo portò alla sconfitta.


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Scritto da: Pius Augustus 07/07/2006 13.53
se napoleone fosse stato a capo del piemonte o della prussia non sarebbe mai riuscito a conquistare l'europa.la francia per quanto indebolita rimaneva la nazione più popolosa d'europa e quella con le più antiche tradizioni militari e la migliore artigliera,su cui napoleone si appoggiò sempre.
Comunque nonostante il suo genio la superiore forza economica della gran bretagna lo portò alla sconfitta.



Io credo che senza la stupida invasione della Russia tutto si sarebbe risolto in un pareggio.Comunque è vero che Napoleone ha vinto perchè ha saputo battere gli avversari separatamente.
08/07/2006 13:59
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Re:

Scritto da: Pius Augustus 07/07/2006 13.53
se napoleone fosse stato a capo del piemonte o della prussia non sarebbe mai riuscito a conquistare l'europa.la francia per quanto indebolita rimaneva la nazione più popolosa d'europa e quella con le più antiche tradizioni militari e la migliore artigliera,su cui napoleone si appoggiò sempre.
Comunque nonostante il suo genio la superiore forza economica della gran bretagna lo portò alla sconfitta.



Questo potrebbe valere forse per le situazioni più in avanti, quando giù imperatore, ci troviamo nella campagna di Spagna.
Diversamente ciò non è applicabile alla campagna d'Italia.
Perchè?
L'esercito francese durante la campagna d'Italia contava soltanto trentamila soldati dei centomila dichiarati dal ministero della guerra francese.
Mancavano munizioni, mancavano armi, vestiti e vettovagliamenti.
La situazione logistica era gravissima, quella sanitaria precaria con migliaia di malati per malattie, per non parlare della paga dei soldati che si poteva pagare soltanto per un mese viste la precarissime situazioni finanziare.
Ma la cosa più grave è la presenza di solamente trenta pezzi da cannone, un insufficenza madornale in confronto ai duecento pezzi dell'armata austro-sarda che contava oltre ottantamila soldati guidata da Beaulieu.
Degli ottantamila possiamo dividerli così:
L'esercito piemontese contava 25.000 soldati, cinquemila in meno dei francesi, perfettamente armati, riforniti di munizioni e guidati dal barone Colli.
L'esercito austriaco guidato da Bealieu contava 45.000 austriaci altrettano armati e con la presena di una fortissima artiglieria, la maggior parte dei duecento pezzi.
Infine vi erano 10.000 napoletani, discretamente armati.

Napoleone fece un miracolo e nell'arco di tutta la campagna ricevendo pochissimo denaro e soltanto 16.000 soldati nel totale.

"Bonaparte era resato assente due anni, e in quei due anni aveva fatto 150 mila prigionieri, preso 170 bandiere, 550 pezzi da cannone, seicento pezzi da campagna, cinque equipaggi di ponte, nove vascelli da 64 cannoni, dodici fregate da 32, dodici corvette e diciotto galere. In più, dopo essersi portato via dalla Francia duemila luigi, egli vi aveva a più riprese mandato circa cinquanta milioni. Contro tutte le tradizioni antiche e moderne, era l'armata che aveva nutrito la patria"

Mettiamo inoltre che nei campi di battglia erano caduti oltre cinquantamila nemici, ha fatto molto quel generale corso.
Naturalmente non è da prendere la nota la cosa riguardante la parte del denaro, infatti si crede e a ragioni che tenne molti soldi per ricostruire un esercito di straccioni e poveracci in una forte armata e che un pò se li tenne per se e inviò alla famiglia, da buon capo-famiglia corso.
Ha sconfitto "cinque" armate, ha sconfitto generali come Colli, Melas, Argenteau, Bealieu, Alvinczy, Quasdanovich, Davivovich, Provera, Wurmser, il Principe Carlo (di cui Alvinczy, Wurmser, Carlo d'Asbrugo erano grandi generali, sopratutto l'ultimo) e si era circondato da ottimi uomini quali: Laharpe, Lannes, Serurier, Massena, Augereau e Marmont.

Napoleone aveva sfruttato il suo carismo per "caricare" quelle larve di soldati che si nutrivano soltando di ideali della rivoluzione.

Fu sopratutto il suo genio, la sua abilità a circondasi di uomini capaci (come Augusto) a permettergli di avere uno stato potente.

La rivoluzione gli permise di salire ai vertici, aiutato dalle sue grandissime capacità, ma c'è da credere che se fosse diventato capo di armate prussiane, presto, l'esercito prussiano fino ad allora il più forte d'Europa sarebbe divenuto quasi imbattibile come la Grande Armé dell'Imperatore dei Francesi.
Forse per l'estensione del Piemonte con questo staterello non avrebbe conseguito simili risultati, ma c'è ben da credere, che divenuto capo (la cosa più comlicata) avrebbe fatto molto, moltissimo.


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la campagna d'italia rimarrà per sempre sui libri a testimoniare il genio strategico di napoleone. è un capolavoro.
è stato il più grande






Non mi sono mai fidato di nessuno, figuriamoci di me stesso.



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Re:

Scritto da: Seth Gecko 04/09/2006 14.15
la campagna d'italia rimarrà per sempre sui libri a testimoniare il genio strategico di napoleone. è un capolavoro.
è stato il più grande



Infatti. Vinto ha vinto i vincitori.


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13/09/2006 14:03
Non posso che essere d'accordo con Caio Logero. Napoleone I il miglior imperatore dei francesi, il migliore re d'Italia e il migliore capo della Germania.
13/09/2006 14:05
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Re:

Scritto da: = L o r e n z o = 13/09/2006 14.03
Non posso che essere d'accordo con Caio Logero. Napoleone I il miglior imperatore dei francesi, il migliore re d'Italia e il migliore capo della Germania.



Napoleone Bonaparte è il migior uomo dopo Alessandro Magno, Caio Giulio Cesare e Carlo Magno...


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13/09/2006 14:12
Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 13/09/2006 14.05


Napoleone Bonaparte è il migior uomo dopo Alessandro Magno, Caio Giulio Cesare e Carlo Magno...


Napoleone è il migliore e basta. I suoi discedenti dovrebbero governare l'Unione Europea per sempre.

[Modificato da = L o r e n z o = 13/09/2006 14.13]

13/09/2006 14:32
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Re: Re: Re:

Scritto da: = L o r e n z o = 13/09/2006 14.12

Napoleone è il migliore e basta. I suoi discedenti dovrebbero governare l'Unione Europea per sempre.

[Modificato da = L o r e n z o = 13/09/2006 14.13]




Non credo assolutamente... i suoi eredi non sono neanche di linea diretta con lui!
Inoltre non sono neanche lontanamente abili quando lui, basta guardare quel Napoleone III...


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28/09/2006 20:42
Forse esitono. Napoleone aveva due figli illegitimi, forse hanno lasciato qualche erede e cmq confermo quanto detto.
30/09/2006 15:32
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Re:

Scritto da: = L o r e n z o = 28/09/2006 20.42
Forse esitono. Napoleone aveva due figli illegitimi, forse hanno lasciato qualche erede e cmq confermo quanto detto.



Mi pare si siano estinti. Comunque non si può nobilitare una dinastia perchè uno di essi fu grande. Anche Marco Aurelo lo fu, non si può dire lo stesso dell'ignobile Commodo.
"...Iddio le stese dogni intorno i mari per separarla da tuttaltra terra e difenderla dai suoi nemici. La fece così grande di estensione, temperata di clima, fertile di suolo, da bastare non soltanto alla vita di più milioni di uomini, ma anche ai comodi, al lusso, ad ogni godimento, ad ogni industria, ad ogni commercio.."

"Quando faremo la repubblica sociale in Sicilia i feudatari ci dovranno dare le loro terre se non vorranno darci le loro teste"

A.Canepa- alias Mario Turri

"Giovinezza, giovinezza - il fascismo è 'na schifezza - Mussolini è un pupu 'i pezza - viva 'a nostra libbirtà!"


"Non vulemi sfruttaturi, non vulemi cchiù tiranni; lu distinu nostru è granni nni la paci e l'onestà.
La bannera siciliana, è lu signu di l'onuri, è lo focu di l'amuri, ppi la nostra libbirtà."
30/09/2006 21:49
Re: Re:

Scritto da: Mario Turri 30/09/2006 15.32


Mi pare si siano estinti. Comunque non si può nobilitare una dinastia perchè uno di essi fu grande. Anche Marco Aurelo lo fu, non si può dire lo stesso dell'ignobile Commodo.


Napoleone I e i suoi discedenti sono imperatori geneticamente parlando.
01/10/2006 11:23
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Re: Re: Re:

Scritto da: = L o r e n z o = 30/09/2006 21.49

Napoleone I e i suoi discedenti sono imperatori geneticamente parlando.



Napoleone, potrei essere d'accordo, ma come fai a dire che i figli saranno pari ai padri?

Ha ragione Mario, se Marco Aurelio fu grande non lo fu il figlio Commodo.... i discendenti di Bonaparte non potranno essere pari al loro antentato, sarebbe come offendere Napoleone stesso.


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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 01/10/2006 11.23


Napoleone, potrei essere d'accordo, ma come fai a dire che i figli saranno pari ai padri?

Ha ragione Mario, se Marco Aurelio fu grande non lo fu il figlio Commodo.... i discendenti di Bonaparte non potranno essere pari al loro antentato, sarebbe come offendere Napoleone stesso.



Mi spiego meglio Caio. Tu sei geneticamente un uomo, giusto? Ciò significa che tuo figlio sarà un uomo, non un altro animale. I Bonaparte è qualcosa di genetico, e hanno ragione anche quando hanno torto.
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Scritto da: = L o r e n z o = 01/10/2006 15.29


Mi spiego meglio Caio. Tu sei geneticamente un uomo, giusto? Ciò significa che tuo figlio sarà un uomo, non un altro animale. I Bonaparte è qualcosa di genetico, e hanno ragione anche quando hanno torto.



Dunque anche quando Bonaparte, ignorante del mare, ordinò ferocemente durante la tempesta che le navi dovevano comunque prepararsi per una esercitazione nonostante la contrarietà dell'ammiraglio, e alcune di queste per colpa della testaccia del Corso colarono a picco facendo morire innumerevoli marinai, anche allora Bonaparte non aveva torto, ma ragione?


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Scritto da: = L o r e n z o = 01/10/2006 15.29

I Bonaparte è qualcosa di genetico, e hanno ragione anche quando hanno torto.



Mi dispiace, ma il discorso non fila... Qualcosa di genetico?
Una dinastia da divinizzare? No, un uomo, uno di loro fu trai i più grande, ma sempre un uomo.
"...Iddio le stese dogni intorno i mari per separarla da tuttaltra terra e difenderla dai suoi nemici. La fece così grande di estensione, temperata di clima, fertile di suolo, da bastare non soltanto alla vita di più milioni di uomini, ma anche ai comodi, al lusso, ad ogni godimento, ad ogni industria, ad ogni commercio.."

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A.Canepa- alias Mario Turri

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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: = L o r e n z o = 01/10/2006 15.29


Mi spiego meglio Caio. Tu sei geneticamente un uomo, giusto? Ciò significa che tuo figlio sarà un uomo, non un altro animale. I Bonaparte è qualcosa di genetico, e hanno ragione anche quando hanno torto.



genetico? [SM=g27993] Non esageriamo
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 01/10/2006 15.33


Dunque anche quando Bonaparte, ignorante del mare, ordinò ferocemente durante la tempesta che le navi dovevano comunque prepararsi per una esercitazione nonostante la contrarietà dell'ammiraglio, e alcune di queste per colpa della testaccia del Corso colarono a picco facendo morire innumerevoli marinai, anche allora Bonaparte non aveva torto, ma ragione?


Certo.
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