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Il popularismo è una corrente ideologica che ha come fine la costituzione di un modello di società auto-regolato in una perfetta armonia tra le parti che lo compongono mediante la costituzione di una cooperazione sociale supervisionata da uno Stato forte, legittimato e fondato sul Diritto, che ha l’onere di condurre questo processo storico di evoluzione della società fino allo stadio ultimo di essa, ossia quella società dove lo Stato sarà solo garante di un sistema auto-regolato che vive in perfetta simbiosi senza nessuna limitazione alla libertà personale. Dunque l’arrivo alla società evoluta, civile e responsabile.

 
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La figura storica di Benito Mussolini

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2006 12:41
03/09/2006 18:59
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Premettiamo che siamo adesso in una cartella di discussione storica, dunque analizzeremo la figura di Mussolini, di quel DVCE del fascismo, osannato come un uomo della provvidenza dai suoi sostenitori e Cesar de Carneval dagli altri, analizzeremo costui rigorosamente in modo storico.
Ma è possibile analizzare la figura storica di Benito Mussolini senza separarlo dal regime fascista, dal prodigioso ventennio e della rovinosa caduta nel conflitto bellico, a soli sessantanni da tutto ciò senza cadere in discussioni politiche?
Apparentemente no. Ma noi proviamoci, senza farci inghippare da tutte quelle questioni ideologiche che ci impediscono di analizzare la figura storica di Mussolini, senza potere non offenderlo o ossanarlo.
Eppure ne ebbe di pregi e conquiste fatte cosìcome fece errori di notevole importanza, errori di valutazioni e sconfitte cocenti.
Ma chi è e cosa rappresenta Mussolini?
Forse rappresenta un intera epoca improntanta dal mondo dei reduci post-bellici, del nazionalismo legata alla voglia della rivoluzione nera.
Insomma lascio a voi la prima parola su Benito Mussolini, osannato e odiato sia che dai suoi nemici che sostenitori in tutta la sua storia.


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Per non ripetermi copio un mio post preso da historiae,che credo perfettamente adatto,anche se più estremista rispetto al mio pensiero attuale che risale ad uno anno fa ma che penso di poter ancora giustificare:

"No mussolini non era affatto come hitler.
Il nome di Hitler nella sua follia e nella sua crudeltà assolute grandeggia nella storia come quella di un uomo che, nella cattiveria,ha ragiunto limiti mai raggiunti prima, che ha proiettato per 5 anni il mondo in un incubo terribile,al cui cui cospetto il mondo fremeva di odio e paura ed ha giustificato da solo la corrente di pensiero assolutamente pessimistica sull'uomo stesso.
Mussolini era solo un giocatore d'azzardo che perse tutte le puntate;un tirannello di provincia capace solo di aggregarsi a quello che lui giudicava il più forte, una pallida imitazione del "vero" autoritarismo d'oltralpe.Non fu grande nemmeno nel male, e dopo essersi pavoneggiato per venti ani sulla scena internazionale si dimostrò di cartapesta, nei sassi della grecia, nelle sabbie della cirenaica e nelle pianure somale.
Al contrario di hitler lui non fu fino alla fine coerente con se stesso, non si riservò l morte che aveva riservato tanti italiani...lui fuggì, senza vergogna verso la svizzera travestito da tedesco.L'unico suo aspetto positivo in confronto a hitler è che fosse senza dubbio più umano,anche se i libici e gli etiopi potrebbero obbiettare qualcosa.
Come uomo non mancava dell'intelligenza pragmatica e faccendiera dell'arrampicatore sociale, e seppe approfittare della disperazione del ventesimo secolo per i suoi scopi,ma commise l'errore di idealizzare se stesso come il nuovo cesare e di gettarsi in una politica più grande di lui e da cui venne travolto.E per che cosa aveva tolto la democrazia ad un popolo?
Per cosa aveva buttato la vento gli ideali del risorgimento e della politica italiana? La risposta la da lui stesso nel 1940, quando le illusorie glorie dell'etiopia si erano dissolte nei monti dei balcani e nei deserti libici: "gli italiani del 1914 erano migliori di quelli del 1940" e aggiunge "non è un bel risultato del regime ma è così".
Quanto al suo "assassinio" cito una frase di ernst nolte, uno dei più grandi storici del fascismo del ventesimo secolo:"la morte di cui morì fu poco meno di un asassinio ma costituì nello stesso tempo una sottile grazia.Ebbe la morte dei guerrieri e dei rivoluzionari senza essere stato in fondo ne l'uno ne l'altro."



« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


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E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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Vedi vedere in questo modo Mussolini è un pò troppo estremista....


Mussolini non è una pallida ombra di Hitler, ma quest'ultima invece divenne quello che Mussolini non riusci mai a fare.
Il DVCE fu osannato in Italia e all'estere fino alla campagna etiopica.
Nonostante aveva di fatto ridotto la libertà politica degli italiani, agli occhi di tutti Mussolini aveva fatto una rivoluzione in camicia nera evitando che potesse succedere un'altra rivoluzione ben peggiore.
Agli occhi di tutti Mussolini aveva salvato l'Italia dallo spettro del disordine rivoluzionario, aveva salvato il Re che lo aveva accettato, aveva fatto la sua rivoluzione.
Mussolini a posto della libertà regalò una stabilità economica al paese, ricostruì insomma l'Italia, la fece più forte.
E ciò non è innegabile perchè fondò migliaia di nuove città, costrui infrastrutture, combattè la mafia e riformò le province...
Non era un soldato, sicuramente neanche un grande amministratore, nè troppo uno statista, ma era un grande politico questo è da riconoscerlo...
e proprio perchè non era militare fece stare l'esercito nel suo brodo. Tentò qualcosa, ammassò armi e rifornimenti, ma non era neanche un grande organizzatore.
L'esercito non era capace di affrontare una guerra lunga.
COn l'Etiopia Mussolini divenne il Cesar de Carneval come lo disprezzarono i francesi.... a quel punto Mussolini vide come uscita dalla chiusura internazionale la nascente nuova Germania e gli si avvicinò.
Fu preso tanto da quel bavarese mezzo austriaco che diceva di ammirarlo che non poté che avvicinarsi prima alla germania e poi alla spagna, dopo aver fatto forza in Austria per poi cederla.
Così incomincia la spirale discendente di quell'uomo.
La guerra scoppia e Mussolini è incerto, sa che le sue truppe non possono battersi perchè sono immotivati in una guerra imperialista, perchè sono ancora impreparati ad un lungo conflitto.
Inoltre dubita che l'economia italiana possa reggere a lungo...
Ma il dubbio scompare appena vede sfilare i panzer tedeschi vicino Parigi. Allora capisce che la grande Francia è crollata, gli Inglesi a Danquerk quasi chiusi.... ebbene perchè non deve fare parte del tavolo dei vincitori come Cavour in Crimea, perchè non schierarsi e allora manda i battaglioni Italiani verso la Provenza mentre dichiara alla Francia e alla Germania che il Duce del fascismo alza la testa, è li pronto...
ma poi la guerra si allunga, Hitler folle invade l'Europa vincendo...insomma Mussolini si crede forte, cerca uno spiraglio facile di gloria, ecco la Grecia e la Libia...
ma i rifornimenti non arrivano, le truppe impantanate, si esita... e alla fine si cede quasi senza le truppe germaniche e inizia la fine della guerra di propria iniziativa e si deve accettare il badante tedesco.
Ma dopo tutte le disfatte, gli errori e i tradimenti, la voglia di non combattere e si arriva in Sicilia, la si perde, e ci si trova con il nemico nel sud italia.
Mussolini è dubbioso, insicuro di se stesso, sa che ormai la guerra è li vicino casa, sa che non servono più gli effetti speciali da comizio come il roteare degli occhi, il mento alto e le bracce incrociate...
sente che i suoi vicini lo vogliono mettere fuori, che non gli hanno perdonato l'alleanza con i tedeschi anche se non vedeva alternativa per l'isolamento, forse pensa di aver sbagliato il duce...
poi il Gran Consiglio, il suo mondo crollare e allora Mussolini si fida del Re che imbrogliando aveva promesso al Duce l'appoggio e invece poi lo arresta.
Dopo viene liberato dai tedeschi.... Benito Mussolini capisce che non è più un uomo libero, prigioniero del destino dei nazisti e ne soffre... dichiara che non sopporta l'invadenza germanica, ma che non può reagire, che era meglio rimanere in prigione e far finire la guerra.
Improvvisamente si illumina, fa quello che avrbbe voluto fare prima, la sua Repubblica Sociale, la prova a fare e la fa.
Vede che l'amministrazione del paese è in rotoli, che tutto si va disgregando e capisce che deve rimanere per garantire fino all'ultimo gli ultimi fascisti e tutti gli italiani del nord sia dalla minaccia alleata, sia dagli stessi dispotici tedeschi che dai partigiani.
Vorrebbe riappicifcarsi con i partigiani, forse allearsene contro i tedeschi, ma appena vede alcuni gerarchi morire trivellati capisce che ha sbagliato troppo e non glielo possono perdonare.
Allora prende la parte forte dei suoi e cerca di imporre con il pungo la resistenza della Repubblica Sociale, anche se non si illude più...
poi organizzano la fuga delle truppe fasciste in valtellina per salvare dalla vendetta faida gli ultimi fascisti.
Ma ecco che bisogna anche combattere il tedesco che dichiara di volere vincere, di potere vincere, mentre poi le sue truppe improvvisamente si schiantano... ed ecco il piano della Valtellina crollare, le truppe fasciste più lente e senza mezzi non riuscire a raggiungere Milano.
Ma qui un'altro errore dovuto ai mali consigli di brutti consiglieri, la fuga verso Como, che taglia la maggior parte delle divisioni fasciste a sud.
E poi qui nella stessa Como si cerca di andar via verso la svizzera, ma c'è una serie di errori, i partigiani si rimangiano le parole, alcuni battaglioni sbaragliati.
Alla fine Mussolini si vede costretto ad andar via con i tedeschi, ma questi lo tradiscono e lo consegnano... è la fine del Cesar de Carnveval, che verrà mitragliato e appeso in una lontana piazza, simbolo del fascismo...

Sicuramente Mussolini fu un uomo, non un tiranno, non un grande...


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04/09/2006 13:45
Benito Mussolini sarebbe stato un grande personaggio se non sarebbere stato fascista e se non avrebbe fatto soffrire tanta gente comunque ciao a tutti
04/09/2006 22:42
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Beh in ogni caso viene messo tra i grandi perchè fu il maestro di Hitler,poi come al solito l'allievo supera il maestro.

Comunque come dittatori Stalin e Franco erano molto più astuti.
06/09/2006 12:55
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Re:

Scritto da: Vota DC 04/09/2006 22.42
Beh in ogni caso viene messo tra i grandi perchè fu il maestro di Hitler,poi come al solito l'allievo supera il maestro.

Comunque come dittatori Stalin e Franco erano molto più astuti.



Una massima molto interessante... c'è da valutare che Mussolini però non era in grado di sovvertire l'ordine delle cose in Italia in quando il Re deteneva un potere di prestigio insormontabile e in caso volesse solo intaccare il potere regio, la maggior parte delle forze armate e i carabinieri si sarebbero schierati con la corona, mentre a Mussolini sarebbero rimasti i rimasugli fascisti dell'esercito e le sue camicie nere...


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11/09/2006 23:49
Comunque per me il piu grande personaggio è stato Cheguevara io farei una discussione su lui.
14/09/2006 16:43
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Re:

Scritto da: Marcus Logero 11/09/2006 23.49
Comunque per me il piu grande personaggio è stato Cheguevara io farei una discussione su lui.



E' un grande personaggio,ma appunto ha poco a che fare con i vari statisti.
14/09/2006 17:13
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Re: Re:

Scritto da: Vota DC 14/09/2006 16.43


E' un grande personaggio,ma appunto ha poco a che fare con i vari statisti.



Un romantico rivoluzionario, niente di più. [SM=g28001]


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Re: Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 14/09/2006 17.13


Un romantico rivoluzionario, niente di più. [SM=g28001]



al contrario,direi che era un provinciale che si credeva cinico,e rivoluzionario solo all'apparenza,più che altro un opportunista sempre pronto a passare dalla parte che vedeva più favorita;cosa del resto che sapeva capire molto bene.


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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 14/09/2006 17.53


al contrario,direi che era un provinciale che si credeva cinico,e rivoluzionario solo all'apparenza,più che altro un opportunista sempre pronto a passare dalla parte che vedeva più favorita;cosa del resto che sapeva capire molto bene.



Mi dovrò meglio informare su Cheguevara [SM=g27991]


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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 14/09/2006 18.14


Mi dovrò meglio informare su Cheguevara [SM=g27991]



pensavo ti riferissi a benito,come avrai compreso [SM=g27985]
per il che sono daccordo con te.


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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 14/09/2006 20.37


pensavo ti riferissi a benito,come avrai compreso [SM=g27985]
per il che sono daccordo con te.



Infatti non riuscivo a più a capire di cosa parlassi, quando a Benito...

fu opportunista, ma fu anche un politico spinto da ideali... forse se li è creati con il tempo questi ideali, magari alla fine ci ha creduto lui stesso a quel mito che si era tessuto intorno a lui..
profondamente penso che Benito Mussolini fu un uomo, un buon politico... non riesco a disprezzarlo troppo, non fu un dittatore troppe opprimente, l'OVRA era un fantoccino... la usa fu la fina di tutti i dittatori che da amati dal popolo, improvvisamente si trovano isolati, ed in effetti la sua fine è quasi pietosa... la fine di un politico e di un uomo che ha fatto il suo percorso

basta leggere il testamento che ha lasciato prima di morire in cui comandava che i fascisti restassero fedeli a qualunque governo italiano si costituisse... di contribuire alla ricostruzione dell'italia... di lottare per costruire una unione degli stati europei, riaffermarndo l'europa dagli USA e lottando il comunismo (parole profetiche).... insomma diede l'ordine ai fascisti di non vendicarsi... e inoltre riconobbe la propria sconfitta politica, e disse ai fascisti di rimanere ossequiosi fino all'arrivo del nuovo dottore, che avrebbe meglio di come non aveva saputo fare lui, guarito l'italia...

paroli incredibili per un dittatore braccato...


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14/09/2006 21:56
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L'OVRA un fantoccio?
era la più efficente e spietata polizia politca in europa,che quanto a capacità faceva impallidire la gestapo ela NKVD.

Quanto agli ideali ripeto che ne aveva ben pochi,e quelli che aveva li laciò dalla gioventù.Tu parli di mito della propria personalità,ma non è certo questo un ideale,se non l'effetto solito della droga del potere,sempre uguale dai satrapi persiani a Bush.
Quanto al testamento...è solo la ripetizione della ridicola farsa del "mettersi a dispozione" quando fu rovesciato.Come,l'uomo che aveva sempre detto di essere insostituibile e che non avrebbe mai indietreggiato pur di salvarsi la pelle si mette a fare da cagnolino a chi lo ha detronizzato?
personalmente non riesco a non disprezzarlo,è solo uno dei tanti dittatoruncoli della storia,un Pinochet,un Mobutu,un Peron ma che aggiungeva a tutto una senso di ridicolaggine.
Io apprezzo più di tutto la coerenza e questo mi rende più ammirabile Hitler a lui.


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Re:

Scritto da: Pius Augustus 14/09/2006 21.56
L'OVRA un fantoccio?
era la più efficente e spietata polizia politca in europa,che quanto a capacità faceva impallidire la gestapo ela NKVD.

Quanto agli ideali ripeto che ne aveva ben pochi,e quelli che aveva li laciò dalla gioventù.Tu parli di mito della propria personalità,ma non è certo questo un ideale,se non l'effetto solito della droga del potere,sempre uguale dai satrapi persiani a Bush.
Quanto al testamento...è solo la ripetizione della ridicola farsa del "mettersi a dispozione" quando fu rovesciato.Come,l'uomo che aveva sempre detto di essere insostituibile e che non avrebbe mai indietreggiato pur di salvarsi la pelle si mette a fare da cagnolino a chi lo ha detronizzato?
personalmente non riesco a non disprezzarlo,è solo uno dei tanti dittatoruncoli della storia,un Pinochet,un Mobutu,un Peron ma che aggiungeva a tutto una senso di ridicolaggine.
Io apprezzo più di tutto la coerenza e questo mi rende più ammirabile Hitler a lui.



Sull'OVRA gli storici si dividono: molti dicono che era per niente paragonabile alle altre forze usate dagli altri regimi, altri invece ritengono che questa polizia federale fosse piuttosto efficente... non penso però più del NKVD e della Gestapo...

quando a Benito Mussolini... fu una sua scleta personale farsi arrestare nel '43, anche quando gli furono suggeriti il tradimento e la farsa del Re. Aveva pensato di arrendersi e così fare uscire dal quella crisi che a suo parere era colpa sua (e lo era). quando i tedeschi lo liberarono non era per niente contento che ciò fosse avvenuto... combatteè contro i nazisti diffidenti e i partigiani vendicativi...
io l'ho sempre detto: non grande, non piccolo, ma un uomo del suo tempo.


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Re:

Scritto da: Pius Augustus 14/09/2006 21.56
personalmente non riesco a non disprezzarlo,è solo uno dei tanti dittatoruncoli della storia,un Pinochet,un Mobutu,un Peron ma che aggiungeva a tutto una senso di ridicolaggine.



Qui ti sbagli.
Le grandi coreografie fasciste non furono idea del DVCE, ma di Achille Starace che lo stesso DVCE definiva come:
"è un imbecille, ma un imbecille che ripetta gli ordini" praticamente lo ha definito il suo fedelissimo cagnolino.
Se notate, nelle foto di Starace, egli cerca sempre di imitare le pose carismatiche del DVCE, i discorsi cercava di imitare etc...
La stessa parola DVCE scritta in maiuscolo su ogni testo di allora fu idea sua.
Dopo il ritorno di Mussolini dall'Etiopia(o dalla Germania, adesso non ricordo bene) Starace aveva fatto montare una gigantesca "carnevalata"(proprio come la definì lo stesso Mussolini) riguardo al "Primo Decennale della rivoluzione" ossia nel MCMXXXII(1932) e Mussolini vedendo tutta quella coreografia disse:
"Ma chi ha inscenato tutta questa carnevalata?!"
Poi riguardo al rapporto Hiltler - Mussolini, c'è da dire che il loro avvicinamento non sarebbe avvenuto se la Società Delle Nazioni non avesse imposto le sanzioni!
Alla prima visita del futuro Fuhrer(1932) Mussolini lo attendeva all'aereoporto, vedendolo uscire dall'aereo disse sottovoce:
"Non mi piace!"
Queste parole furono sentite da un giornalista americano che gli era dietro, insieme a tutti gli altri giornalisti.
Alla fine della visita, Mussolini negò l'autografo a Hitler(famosa questa storia) e in compenso Hitler si era annoiato a morte durante il suo viaggio in Italia.
Sembrava che la diplomazia tra i 2 Dittatori non sarebbe stata rosa e fiori, come divenne poi, tanto che per poco non si scatenò una guerra Italo-Tedesca riguardo la soria dell' Anchluss Austriaco...il nostro esercito era "pronto" sul confine austriaco del brennero in caso di una occpuazione delle Wermacht!
vabè
poi si sa come finì la storia [SM=g27988]
02/12/2006 13:45
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le sanzioni erano inevitabili,e mussolini lo doveva sapere.
Le potenze occidentali basavano la loro resistenza alla germania sui valori di versailles non su teorie geopolitiche,sacrificare l'etiopia come voleva il piano hoare-laval avrebbe provocato il crollo dell'intero apparato ideologico degli occidentali.Solo uno statista mediocre come il Duce non se ne sarebbe accorto.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
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"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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Re:

Scritto da: Pius Augustus 02/12/2006 13.45
le sanzioni erano inevitabili,e mussolini lo doveva sapere.
Le potenze occidentali basavano la loro resistenza alla germania sui valori di versailles non su teorie geopolitiche,sacrificare l'etiopia come voleva il piano hoare-laval avrebbe provocato il crollo dell'intero apparato ideologico degli occidentali.Solo uno statista mediocre come il Duce non se ne sarebbe accorto.



Però a Versailles si crearono tutti i presupposti per la guerra in Europa. Non è colpa di quel mediocre di Mussolini se l'Intesa si mangiò i patti di Londra.


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Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 02/12/2006 14.15


Però a Versailles si crearono tutti i presupposti per la guerra in Europa. Non è colpa di quel mediocre di Mussolini se l'Intesa si mangiò i patti di Londra.



l'annessione dell'etiopia non faceva parte delt rattato di versailles [SM=g27985]


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Scritto da: Pius Augustus 02/12/2006 15.58


l'annessione dell'etiopia non faceva parte delt rattato di versailles [SM=g27985]



L'Italia reclamava terre. L'Etiopia era sempre stato uno degli obbiettivi italiani nella loro avventura coloniale; con l'avvento del fascismo, mischiandosi alla delusione post-guerra alla mancata assegnazione delle terre promesse, questo stato si prestava benissimo ad accontentare l'opionione pubblica. Inoltre così si riscattava Adua, accontendo le fazioni nazionalistiche più intransigenti....


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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 02/12/2006 17.27


L'Italia reclamava terre. L'Etiopia era sempre stato uno degli obbiettivi italiani nella loro avventura coloniale; con l'avvento del fascismo, mischiandosi alla delusione post-guerra alla mancata assegnazione delle terre promesse, questo stato si prestava benissimo ad accontentare l'opionione pubblica. Inoltre così si riscattava Adua, accontendo le fazioni nazionalistiche più intransigenti....



ma se proprio l'italia aveva premuto perchè l'etiopia entrasse nella società delle nazioni per salvaguardarla dall'inghilterra


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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 02/12/2006 18.29


ma se proprio l'italia aveva premuto perchè l'etiopia entrasse nella società delle nazioni per salvaguardarla dall'inghilterra



resta comunque una logica coloniale; la salvo dall'inghilterra, per poi potermela appioparmela io..... [SM=g27985]


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