IDEALE POPULARISTA
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Il popularismo è una corrente ideologica che ha come fine la costituzione di un modello di società auto-regolato in una perfetta armonia tra le parti che lo compongono mediante la costituzione di una cooperazione sociale supervisionata da uno Stato forte, legittimato e fondato sul Diritto, che ha l’onere di condurre questo processo storico di evoluzione della società fino allo stadio ultimo di essa, ossia quella società dove lo Stato sarà solo garante di un sistema auto-regolato che vive in perfetta simbiosi senza nessuna limitazione alla libertà personale. Dunque l’arrivo alla società evoluta, civile e responsabile.

 
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Intervista a "Pius Augustus"

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2006 17:36
15/09/2006 14:16
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"Salve Pius Augustus. Lei ha scelto di farsi intervistare, perchè?"

"Per prima cosa perchè l'idea mi ha sempre divertito.Già da quando ho letto le prime interviste su arena politica ho pensato che sarebbe piaciuto farmi intervistare,ma c'era sempre troppa fila e la cosa procedeva troppo lentamente.Appena ho letto la vostra intervista a Caesar allora ho colto la palla al balzo.Sono contento poi di poter spiegare le mie idee,poichè sono così spesso scambiato a destra per un comunista e a sinistra per un fascista o un democristiano."

"Capisco. Dunque lei ha spesso cambiato schieramento. Come mai tutti questi frequenti cambiamenti? Quali sono le profonde motivazioni personali?"

"Su questa ha avuto grande influenza mio padre,persona di sinistra,militante per decenni nel PCI,assolutamente antifascista,ma anche di matrice socialista e liberale.Si è anche sempre definito comunista anomalo,perchè non ha mai accettato le limitazioni comuniste della libertà e ha sempre sofferto per i crimini dell'URSS".

"Dunque proviene da una famiglia comunista. Ma lei esattamente come si definisce? Anzi, prima volevo farle una domanda, come mai Pius Augustus come nickname? Amante di storia romana o sbaglio?"

"Questa domanda mi è stata rivolta diverse volte,e rispondere mi diverte sempre.Il mio nickname fa pensare alla storia romana(Pius è il nome di Antonino Pio) e magari al fascismo,ma in realtà è soltanto il nome di un protagonista di un gioco per consolle,che mi ha sempre preso particolarmente.Non ha a che fare dunque con la storia, anche se amando io questa non posso certo non essere affascinato dalla storia romana.

"Benissimo. Dunque dopo questo interessante intermezzo andiamo avanti. Lei politicamente parlando, come si definisce?"

"Io mi definisco in un solo modo:liberalsocialista.Il partito nella storia patria in cui più mi ritrovo è senza dubbio il Partito d'Azione,purtroppo estinto.Un partito legalitario,liberale,ma anche attento alle problematiche della povera gente e non per un liberalismo sfrenato,anzi. E antifascista chiaramente."

"Il partito d'Azione? Dunque lei fondamentalmente si richiamava a quegli ideali di democrazia e libertà propugnata all'epoca del CLN, con la positivista visione del futuro?"

"Esattamente,l'unico punto divergente è che sono pragmatico in politica estera,al limite del cinismo.Per questo il mio ideale estero è Palmerstone:noi non abbiamo nemici permanenti ma solo interessi permanenti.Quindi sono ostile ai pacifisti a senso unico, anche se personalmente non amo certo la guerra."

"Dunque lei è la tipica persona guidata dal buon senso?
Un personaggio nel complesso pragmatico?"


"Mi piace pensare di si,ma ovviamente chi non lo è non se ne rende conto.Un esempio tipico è però quello del comunismo; se fosse davvero possibile da realizzare,se ci fossero esempi storici davvero funzionanti io sarei il primo ad abbracciarlo,ma vedendo i fatti,e non ascoltando la sterile campana dell'ideologia e della propaganda ci si rende conto che sebbene alla base ci sia del buono,la messa in pratica è impossibile.Quindi io appoggio Churchill quando chiama la democrazia il meglio che abbiamo .

"Insomma, la tattica del minor male, anche perchè sappiamo che spesso la democrazia degenera, specie nella partitocrazia. Cosa ne pensa a rigurado?"

"Se devo dire la verità trovo che la partitocrazia sia una peculiarità italiana,almeno in queste forme,dovuta al nostro bizantinismo e alla nostra faziosità,la rovina della vita politica italiana in dal dodicesimo secolo.Il pericolo per le democrazie in generale è la degenerazione in oligarchie,dove un pugno di ricchi,petrolieri,finanzieri o informatici dominano la società tagliando le gambe ad ogni concorrenza.Io me ne rendo conto e lo condanno,e chiaramente non so trovare una soluzione.Quello che però penso è che questa deriva non è inevitabile,come diverse democrazie scandinave ed europee dimostrano,e che non ci siano altenrative migliori in vista,oggi,speice mentre in Oriente tornano in auge le tirannie cinesi e russe."

"Una domanda particolarmente interessante. Lei come si pone di fronte alla Chiesa?"

Io sono sempre stato anticlericale,e credo che sia l'unica posizione possibile per un italiano politicamente consapevole,cattolico o no.In effetti chi più chi meno sia i comunisti,sia i socialisti ed anche i fascisti sono anticlericali.A ragion veduta,direi; la nostra posizione è unica nel mondo,con uno stato nello stato che domina i nostri affari interni. E' verissimo che non si può impedire alla
chiesa di parlare; infatti non concordo con chi dice che Ruini non dovrebbe esprimersi sulla politica; quello che invece occorrerebbe è che il popolo italiano reagisse come reagirebbero gli altri popoli,cioè con sdegnata irritazione alle pretese vaticane,ma purtroppo non siamo ancora abbastanza indipendenti.Eppure lo stesso De Gasperi resistette alle lobby vaticane,ed era un democristiano!

"Comunque, quando a De Gasperi, se non sbaglio il capo democrastiano rifiutò l'alleanza per coerenza anti-fascista."

"Esattamente,quello fu un grande esempio di coerenza,perchè De Gasperi era un esponente della grande alleanza antifascista che si era creata dalla guerra,e anche se cattolico capiva che i comunisti erano avversari con cui condivideva dei valori,che venivano dalla lotta comune,mentre questo non c'era con i fascisti.La sparizione dei partiti con radici nella resistenza è per me uno dei grandi disastri dell'italia moderna.Ora ad interloquire con la sinistra chi c'è? AN,che nasce dai nemici della resistenza,FI che disprezza i partigiani e la legalità costitzionale e la Lega che è opposta ad i valori comuni di una volta.L'unico avversario accettabile è l'UDC.

"In effetti con l'avvento della Seconda Repubblica c'è stata la vittoria del Populismo nei confronti della politica ideologizzata, in una crisi complessiva della politica italiana. Le cosa ne pensa?"

"Direi che l'italia è un paese perennemente in crisi, specie in politica, dai tempi della dilagante corruzione della DC post De Gasperi.Quello che è accaduto con Mani Pulite è stato positivo in un certo senso,cioè si è intaccata questa corruzione,ed il merito va in grande misura a Di Pietro,ma sono anche cadute le ideologie,ed il fenomeno dell'egoismo sociale e del menefreghismo,in parte contrastati dalla fede in qualche ideale,sono dilagati ancor di più che negli anni 80.Personalmente non credo nelle ideologie come vera guida per la comprensione della storia o die problemi,ma riconosco il loro valore "educativo" sul popolo.Il populismo che abbiamo ora,che ha la sua massima espressione in Berlusconi,è una diretta conseguenza della crisi di valori in seguito alla caduta del muro.

"Quando alla fenomeno dei giovani divenuti apolitici e menefreghisti, lei, Pius, come si pone?"

"Non mi può piacere la gente disinteressata al mondo in cui vive,ma non ho verso di loro un rancore paragonabile a quello di altri.Questo perchè scarse erano le mie aspettative;non ho fiducia nella consapevolezza della gente ne nella sua responsabilità.In questo credo nel pessimismo dell'intelligenza. Il mio ottimismo è invece nel progresso umano come società e come progresso,anche se può
sembrare una contraddizione; la mia visione è quella di una storia in cui le masse portano avanti i mutamenti che conducono ad un graduale miglioramento,mutamento però compreso solo da alcune elite."

"Dunque lei è il tipico intellettuale italiano descritto da Indro Montanelli?"

"Esatto,volente o nolente è così."

"Lei crede all'impegno politico nella vita in società?"

"Si,perchè no? Più il popolo si impegna nella vita civile prima i miglioramenti storici,pur inevitabili,arriveranno e più alta sarà la consapevolezza della gente.La scarsa partecipazione politca è un grave difetto dell'Occidente oggi,anche se vedere la partecipazione alle ultime elezioni politiche può far dubitare di questo in Italia."

"Benissimo. Ora una domanda di attualità :
Secondo lei l'Italia quale ruolo internazionale puo' anche confrontandosi nel contesto con l'UE e l'USA?"

"Il ruolo dell'Italia deve essere assolutamente filoeuropeo,dato che l'Europa è la nostra garanzia di salvezza dla provincialismo e dall'autoritarismo della nostra classe politica.Senza l'UE Berlusconi nel suo governo avrebbe fatto a pezzi la nostra democrazia più di quanto non abbia fatto.Quindi nessun appiattimento sulle politiche USA,praticamente ciò in cui consisteva la misera politica estera spot di Berlusconi,ma indipendenza amichevole con Washington e sempre più stretta integrazione europea.Poi attivismo nel mediterraneo,in Oriente e nei Balcani,per non perdere le possibilità economiche in queste aree. L'italia da se non può ricoprire un ruolo importante,dato che le sue capacità economiche e la sua scarsa compattezza civile e politica non glielo permettono,anche se il suo governo è attivo e capace come quello di oggi,quindi l'unica speranza di ricoprire un ruolo di primo piano è creare un grande stato europeo che sia una grande potenza.Questo non vuol dire annullare lo stato italiano,anzi fin tanto che questo progetto non si realizza massima considerazione per gli interessi nazionali.

"Devo dire che concordo con lei. Abbiamo fatto una lunga discussione, c'è da dire. Quando all'Italia, a questo punto le chiedo di esprimersi sulla movimento della Lega Nord che vorrebbe smembrare l'Italia."

"La Lega nord partiva da motivazioni condivisibili,cioè la volontà della parte produttrice del paese di godere di un tenore di vita non gravato dalle spese per il meridione.Tuttavia la Lega è stata sin dall'inizio un partito razzista,tendenzialmente antidemocratico e sovversivo a parole e poi nei fatti si è semplicemente fatto assorbire dalle logiche di potere ed è divenuto con il secondo governo
Berlusconi un partito assolutamente tradizionale in quanto a fame di poltrone e di ministeri,abbandonando le primigenee velleità antistataliste e prendendo come ruolo quello di partito xenofobo italiano,simile ad un Le Pen o ad un haider.Ora la lega è finita,ha perso i suoi elettori e non è in grado di riprendersi,credo.Ma anche la ascesa della Lega è stata dovuta alla crisi dei vecchi valori,come FI.

"Posso farle notare una cosa: il fondo di solidarietà nazionale che il Nord dovrebbe pagare al Meridione, non solo è previsto dallo Statuto Siciliano, ma è fatto con i contribuenti meridionali allo stato, dunque non vi è nessuna spea per il settentrione come piace farneticare a Bossi Inoltre non è più pagato da diversi anni. Questo per quando riguarda la Sicilia, perlomeno.Comunque concludendo c'è qualcosa che vorrebbe dire a i partecipanti del forum?"

"Quì non parliamo del fondo,ma della distribuzione delle risorse statali.è innegabile la maggior parte delle entrate dello stato provengano dal nord,eppure non essendo il nostro uno stato federale,le regioni non fanno da se e il nord non riceve quanto da.I contributi dei meridionali non equiparano il
denaro che lo stato spende al sud. Però da quì a dire che il nord,che è ormai economicamente amalgamato con il sud avrebbe iovamento da una secessione è sbagliato.Inoltre il nord ha diversi debiti con il sud, storicamente parlando.
Ai partecipanti del forum posso dire di continuare così,perchè dei giovani interessati di politica non solo a livello personale ma anche di gruppo sono una delle cose di cui l'Italia ha più disperatamente bisogno."

"Grazie, Pius di avere voluto accettare l'intervista. Arrivederci!"

"Arrivederci."


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Il tuo cinismo a volte mi spaventa [SM=g27993] [SM=g27987]


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Re:

Scritto da: Soga 19/09/2006 19.05
Il tuo cinismo a volte mi spaventa [SM=g27993] [SM=g27987]



perchè? mi sono anche contenuto quà [SM=g27987]


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
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Ah, per quando cinico possa essere penso che difficilmente potrù superare il cinismo della frase attribuita ad C. G. Ottaviano Cesare Augusto alla sua morte...

[SM=g27988]


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Re:

Scritto da: Caio Logero 21/09/2006 14.59
Ah, per quando cinico possa essere penso che difficilmente potrù superare il cinismo della frase attribuita ad C. G. Ottaviano Cesare Augusto alla sua morte...

[SM=g27988]



applausi,la commedia è finita? [SM=g27987]


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Scritto da: Pius Augustus 21/09/2006 15.21


applausi,la commedia è finita? [SM=g27987]



ogni commedia finisce, c'è da dire che Augusto ha fatto una grande commedia...


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grande pius [SM=g27987]






Non mi sono mai fidato di nessuno, figuriamoci di me stesso.



09/11/2006 17:19
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Il partito d'azione si è sciolto e i suoi membri sono finiti nel partito socialista.
Non si trattava di un partito liberalsocialista perchè il liberalsocialismo è una contraddizione,ma di un partito socialdemocratico.
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Re:

Scritto da: Vota DC 09/11/2006 17.19
Il partito d'azione si è sciolto e i suoi membri sono finiti nel partito socialista.
Non si trattava di un partito liberalsocialista perchè il liberalsocialismo è una contraddizione,ma di un partito socialdemocratico.



il liberal stava magari apposta per far capire che non erano commies [SM=g27985]


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Belle intervista.... [SM=g28002]
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