Enna, sarà ancora provincia?

"Il presidente della Provincia Cataldo Salerno è a Roma per seguire le procedure parlamentari che riguardano la ventilata soppressione delle Prefetture e delle Questure nelle province con meno di 200mila abitanti. Salerno è impegnato in serrati colloqui con i parlamentari ennesi Crisafulli e Grimaldi e con i massimi responsabili dell’Ulivo che sono punto di riferimento del nostro territorio e in particolare l’on. Luciano Violante, la sen. Anna Finocchiaro, i vice ministri Capodicasa e D’Antoni. “Risponde ad una logica banale e per nulla attenta all’interesse delle istituzioni – accusa Salerno – stabilire la progressiva soppressione delle province sulla base di semplici calcoli numerici: se così è, avremmo fatto meglio a votare un computer”. E aggiunge: “Smantellare le strutture istituzionali delle province con meno di 200mila abitanti vuol dire cominciare ad abolire, per fare qualche esempio, province come Aosta, Gorizia, Rieti, Vercelli, Massa-Carrara, Sondrio, cioé territori caratterizzati da una forte identità e da peculiarità geopolitiche, economiche e storiche di assoluto rilievo. E dopo sarebbe a rischio persino Trieste. Addirittura nel caso di Aosta avremmo una regione senza prefetti! Allora lo si dica chiaro: se si vuole abolire le province, si definisca un nuovo assetto territoriale della Repubblica. Non sono pregiudizialmente contrario, ma quando vedo che si applicano criteri ‘a quadretti’ a problemi complessi sono costretto a reagire con veemenza.” Cataldo salerno è sicuro che le previsioni della Finanziaria e dei decreti ad essa collegati saranno riviste in sede parlamentare, ma teme che prevangano logiche semplicemente aritmetiche."

(preso da Dedalomultimedia).

Se sopprimono la provincia, faremo una protesta pesante.

sarà che sono di roma,che in pratica è il lazio tutto,ma tutto questo attaccamento alle province non lo capisco...sono macchine mangiasoldi,a cosa servono se non a dar lavoro a masse di nullafacenti? già c'è la regione...o abolisci l'una o l'altra...

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Scritto da: Pius Augustus 07/10/2006 13.19
sarà che sono di roma,che in pratica è il lazio tutto,ma tutto questo attaccamento alle province non lo capisco...sono macchine mangiasoldi,a cosa servono se non a dar lavoro a masse di nullafacenti? già c'è la regione...o abolisci l'una o l'altra...

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Temo ch ti sfugga una consa che considero fondamentale: prendendo ad esempio la piccola Enna, se la sopprimono non solo questa area subisce un tracollo economiche che la ridurrà in tutta la sua estenzione neanche un terzo di quello che è ora, ma significa anche la soppressione dell'Università Kore di Enna, una bellissima università non fatta con fondi statali, ma che rischieremme la scomparsa con la riduzione della città a paesino dei paseini.
Non solo, ma tolta la provincia, un enorme massa di impiegati aggraverebbero la situazione economica locali ancora di più, oltre a non contare che morirebbero le piccole realtà industriali del luogo e fuggirebbero quelle esterne. Sarebbe la parola fine per quasi tutta la zona centrale della Sicilia. Non sto esagerando, ma è la pura realtà. UNA TOTALE MORTE.
La regione ha le sue competenze, le province altre. Non ha neanche senso la tua frase o la regione o la provincia. Se preferisci mettiamo "COLONIA ITALIANA" e facciamo prima....

Guarda che non è una mia idea balzana,un gran numero di esperti suggeriscono l'abolizione o della provincia o della regione,come pure delle inutilissime comunità montane,noi italiani siamo il popolo afflitto da una burocrazia enorme e in gran parte inutile:per quanto riguarda la provincia svolge un gran numero di incarichi che potrebbero essere svolti senza problemi dalla regione,solo che così si toglierebbero posti IMPRODUTTIVI ad un gran numero di impiegatuzzi statali,ora come ora intoccabili,si dovrebbero abolire giunte su giunte,che discutono su cose assolutamente inutili,come può vedere chiunque stia in un paesino -io in estate vado in un paese in abruzzo,e anche se è una regione più efficente del profondo sud le leggi del notabilato rimangono invariate- e quindi milioni e milioni in stipendi per sindaci,assessori ecc. ecc.

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Scritto da: Pius Augustus 07/10/2006 17.37
Guarda che non è una mia idea balzana,un gran numero di esperti suggeriscono l'abolizione o della provincia o della regione,come pure delle inutilissime comunità montane,noi italiani siamo il popolo afflitto da una burocrazia enorme e in gran parte inutile:per quanto riguarda la provincia svolge un gran numero di incarichi che potrebbero essere svolti senza problemi dalla regione,solo che così si toglierebbero posti IMPRODUTTIVI ad un gran numero di impiegatuzzi statali,ora come ora intoccabili,si dovrebbero abolire giunte su giunte,che discutono su cose assolutamente inutili,come può vedere chiunque stia in un paesino -io in estate vado in un paese in abruzzo,e anche se è una regione più efficente del profondo sud le leggi del notabilato rimangono invariate- e quindi milioni e milioni in stipendi per sindaci,assessori ecc. ecc.

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e quindi anzi di costituire commissioni adeguati per il controllo della spesa, tagliamo province storiche.... idealde davvero!

Qui perdiamo un Università che è costata molto e che contribuisce al paese, ma tutto ciò non conta minimamente...

si,commissioni,stipendi di commissioni,giunte che gestiscano le commissioni ecc. ecc.
comunque non vedo perchè l'università se è così ottima non possa esistere senza i fondi della provincia...

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Scritto da: Pius Augustus 07/10/2006 17.47
si,commissioni,stipendi di commissioni,giunte che gestiscano le commissioni ecc. ecc.
comunque non vedo perchè l'università se è così ottima non possa esistere senza i fondi della provincia...

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No, non c'entrano i fondi. C'entra che siamo 28.000 abitanti... se ci uniscono a Caltanissetta o qualche altra provincia, quelli c'è la levano, ed è la fine. L'Università non è statale, comunque, come ho affermato prima. Ma non ha più senso essere quella di Enna il quarto polo universitario se Enna non è provincia....

Comunque c'è un modo per evitare tutto ciò:

Le prefetture e tutti i collegi provinciali nella Regione Siciliana sono abusivi, in quando non previsti dall'Articolo 15 dello Statuto Siciliano dell'autonomia, che prevedeva l'abolizione delle province e dei prefetti in Sicilia, e la loro sostituzioni con "consorzi di liberi comuni".
Dunque vista l'illegalità di queste strutture abusive, queste stesse province non dovrebbero legalmente esistere, dunque ogni intromissione statale in merito è fuori dalle sue competenze. E' competenza della regione Sicilia l'istituzione di strutture provinciali, o meglio dei consorzi di liberi comuni.

Questo appiglio legale dovrebbe essere rispolverato dai vecchi cassetti del Palazzo dei Normanni.

Art.15 "Le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell'ambito dellaRegione Siciliana.
L'ordinamento degli enti locali si basa nella Regione stessa, sui comuni e sui liberi consorzi comunali, dotati della più ampia autonomia amministrativa e finanziaria.
Nel quadro di tali princìpi generali spetta alla Regione la legislazione esclusiva e l'esecuzione diretta in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali."

Questo è il chiarissimo testo della legge. Invece...

Art.16 "L'ordinamento amministrativo di cui all'articolo precedente sarà regolato, sulla base dei princìpi stabiliti nel precedente statuto, dalla prima prima Assemblea regionale".

Questo per chiarire ulteriori dubbi....

E' ILLEGALE, mi spiace.

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Scritto da: Pius Augustus 07/10/2006 17.37
Guarda che non è una mia idea balzana,un gran numero di esperti suggeriscono l'abolizione o della provincia o della regione,come pure delle inutilissime comunità montane,noi italiani siamo il popolo afflitto da una burocrazia enorme e in gran parte inutile:per quanto riguarda la provincia svolge un gran numero di incarichi che potrebbero essere svolti senza problemi dalla regione,solo che così si toglierebbero posti IMPRODUTTIVI ad un gran numero di impiegatuzzi statali,ora come ora intoccabili,si dovrebbero abolire giunte su giunte,che discutono su cose assolutamente inutili,come può vedere chiunque stia in un paesino -io in estate vado in un paese in abruzzo,e anche se è una regione più efficente del profondo sud le leggi del notabilato rimangono invariate- e quindi milioni e milioni in stipendi per sindaci,assessori ecc. ecc.

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I posti improduttivi sono tutti a Roma.

Comunque a parte scherzi...la legge annulla le province con meno di 200000 abitanti.
Per farti un esempio il comune di Trieste dovrebbe avere 220000 e la provincia 250000,un discorso analogo per la provincia di Roma.
Per me il criterio per abolire una provincia dovrebbe essere la superficie.

in effetti molti impiegati statali sarebbe meglio toglierli...
Il sindaco ha pochi poteri
come la giunta comunale
certo in campo comunale fanno qualcosa ma ricevono sempre comandi superiori
Le regioni non si devono abolire invece
io prima di essere italiano sono sicialiano e ne vado fiero
e penso che per chiunque valga la stessa cosa.
comunque forse le altre regioni non hanno lo stesso potere della sicilia (senza vantarmi)
ma solo laSicilia ha il parlamneto.
cosa ne pensate circa l'amministrazione dei comiuni?
e meglio toglierli o no
per me no
perche ogni comune ha una propria storia e penso che bisogna difenderla