IDEALE POPULARISTA
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Il popularismo è una corrente ideologica che ha come fine la costituzione di un modello di società auto-regolato in una perfetta armonia tra le parti che lo compongono mediante la costituzione di una cooperazione sociale supervisionata da uno Stato forte, legittimato e fondato sul Diritto, che ha l’onere di condurre questo processo storico di evoluzione della società fino allo stadio ultimo di essa, ossia quella società dove lo Stato sarà solo garante di un sistema auto-regolato che vive in perfetta simbiosi senza nessuna limitazione alla libertà personale. Dunque l’arrivo alla società evoluta, civile e responsabile.

 
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SADDAM HUSSEIN

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2007 16:10
05/01/2007 15:03
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Scuso per il ritardo dell'articolo, ma ci ho voluto riflettere sù.

Saddam Hussein, il famoso dittatore Irakeno che governò l'Iraq per diversi decenni, sotto il patrocinio dell'USA, ora è stato condannato e ucciso per le manie di potenze proprio di quella potente plutocrazia che ha fatto del pianeta un proprio affare personale, una faccenda da gestirsi, come una sorta di super-stato che in barba da ogni diritto, e fondandosi su un proprio diritto, si è arrogata il diritto di calpestare ogni compromesso, ogni alleanza, la stessa sovranità degli stati del pianeta.

Saddam Hussein non era uno stinco di santo; era uno dei tanti dittatori che infestano questo pianeta, e che governano schiacciando la propria gente, tra le esaltazioni delle propaganda, e tutti i contatti possibili con le potenze della terra per mantenersi al potere; tanti parassiti, senza troppa importanza, che governano per un complesso quanto difficile meccanismo internazionale, che gli permette di sopravvivere.
Saddam, in aggiunta, però era diventato un punto di riferimento per il mondo arabo; questo dittatore, si era permesso di uscire da quei canoni a cui gli USA obbligava coloro che gli interessava; aveva osato, pensando di potere farcela, fece il passo falso in Kuwait, dopo quella famosa guerra con l'Iran; e allora fu tradito dall'USA, e vi fu la prima guerra del golfo.
Allora quel Saddam, divenne un icona della resistenza agli USA, che comunque lo lasciarono al potere, convinti di poterlo ancora usare, utilizzare. Ed ecco arrivati ad oggi, quel dittatore, appeso ad una corda, reo soltanto di non essere più tr le grazie degli USA, perché non è stato ucciso per i suoi delitti; la guerra non è scoppiata per i suoi eccidi contro i curdi, o gli sciti, o gli oppositori del regime; la guerra è scoppiata da tutta una serie di prove false fatte dagli USA, decisi a liberarsi da un potenziale nemico, e sopratutto, appropiarsi, in un periodo tanto difficile con l'Islam, dei pozzo petroliferi irakeni.
La cosa che più mi ha colpito, è il fatto, che pur nell'ultimo momento, Saddam, non ha condannato gli USA, dimostrandosi di essere dopo decenni e decenni, una persona leale verso quello stato che lo ha messo due "volte nella polvere, due volte sull'altar". E invece, ha dato un ultima stilettata, a i fondamentalisati islamici, a quei iraniani, che tanto odiano gli USA. Saddam attaccando un nemico deglo USA, si è dimostrato il suo alleato naturale; ma ciò non ha importanza per questa potenza, che può soltanto schioccando le dita, decidere le sorti del pianeta, dirigerlo a suo piacimento.
Saddam meritava di morire, ma non in queste circostanze, non per un capriccio.

Per quanto riguarda il suo processo è poco dire che era una FARSA, un madornale imbroglio montato ad arte dagli USA, che dovevano giustificare una guerra, e portare all'altare della guerra, un capro espiatore, per giustificare tutto, per giustificarsi anche davanti ai propri occhi.
Sadddam ha subito una morte ingiusta, perché in fondo lui era dittatore di un paese colpevole solo di avere ostendato la propria sovranità nel proprio territorio; gli eccidi ivi commessi non era competenza degli USA. Qual'è il diritto per cui possono decidere le sorti interne di un paese? Nessuno.
Totale disprezzo delle sovranità altrui, una vera vergogna. Non c'è giustificazione passabile per gli Stati Uniti.

Saddam doveva essere giustiziato, ma dagli Irakeni, in un paese libero, non in un fantoccio occupato da centinaia di migliaia di soldati americani. E' una vergogna, è resterà una vergogna ciò che è accaduto, e le deboli e tardive proteste mondiali lo sono ancora di più.

Nel frattempo gli USA fanno quello che vogliono, e a prova di ciò mettiamo un piccolo esempio: Sigonella, la base americana in territorio italiano, sta venendo ampliata e potenziata. Sigonella, che in pieno disprezzo delle leggi italiane, a quanto pare ospita anche bombe atomiche al suo interno. L'America ha fatto del pianeta una propria questione. Tanti stati fantoccio, sotto il dominio della plutocrazia. Io non disprezzo gli USA, io disprezzo la totale politica suicida del mondo e dell'Europa in confronto con questo stato.


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Saddam ha avuto la sorte che meritava,che è quella che daltronde merita anche Dubbia,semplicemente come mussolini ha pensato di poter esigere il kuwait (etiopia) come risarcimento per l'appoggio dato agli occidentali contro il nemico iraniano (tedesco) e ha scontato questa presunzione.
Ma i motivi per cacciarlo c'erano,non perchè abbia oppresso i suoi connazionali,ma perchè ha invaso un altra nazione sovrana,violando le leggi dell'ONU,quindi il defenestrarlo era comprensibile.

Quanto agli USA,non mi piacciono e non mi piace il loro predominio,ma non scordiamoci che se loro dovessero decadere,come succederà,se non ci sarà l'europa a sostituirli i padroni saranno stati ben peggiori degli USA,come i tiranni cinesi o russi.


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Sono contrario alla pena di morte in ogni sua forma pure la più giustificata.
Penso che nessun uomo abbia il diritto di scegliere per qualcun'altro, anche se lui lo ha fatto.
L'ergastolo ed i lavori forzati erano una buona punizione.
Bella rega' e sempre forza Roma.
Romano d.o.c. de Roma, daa Roma, nato a Roma, che vive a Roma, lavora a Roma e s'a spassa a Roma.
Vincitore nonchè diplomatico in Forum TW I con i Julii (fatevi avanti vi distruggerò).
Vincitore anche nella seconda edizione con i Bizantini, se avesse votato una persona sola.
Vincitore nella seconda edizione del miglior elimina fazioni con 5 punti.

Sentiremo tutti la vostra mancanza.
18/01/2007 13:24
re
La scelta di condannare a morte un uomo di un altro stato, di una religione differente e di ideali disumani penso che non ci riguardi. Se qui in Italia non si accetta la pena di morte non significa che deve esserlo anche altrove. Se quel popolo ha deciso quella sanzione è giusto che sia così. I tentativi di opporsi alla pena di morte non possono riguardare le altre nazioni. Questo pensiero si lega anche con la stessa convinzione religiosa; quante volte è capitato di non accettare le altre religioni...questo è dovuto dal fatto che noi e e la religione cattolica e con essa il papa, crediamo che le altre religioni non siano corrette o comunque inferiori...un esempio di egoismo da parte di noi e del papa.
Ma tornando a Saddam, non condivido lo scipero di quel Pannella, che ha fatto passare l'ex premier iracheno per un condannato senza peccato e i suoi conpatrioti per uccisori. Occorre far sapere invece quali ingiustizie ha commesso Saddam, e se i suoi concittadini hanno ritenuto doveroso la pena di morte, per paura o per rabbia, penso che dovremm o rispettare il loro ordinamento giuridico.
18/01/2007 19:04
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Re:

Scritto da: M.M.2006 17/01/2007 21.39
Sono contrario alla pena di morte in ogni sua forma pure la più giustificata.
Penso che nessun uomo abbia il diritto di scegliere per qualcun'altro, anche se lui lo ha fatto.
L'ergastolo ed i lavori forzati erano una buona punizione.



Non importa la questione della condanna a morte in se stessa; prima o poi tutti dobbiamo morire, e dunque è giusto accettare le conseguenze delle sue azioni.
Ma sono intollerabili le condizioni con il quale Saddam è morto, processato dal governo di in un paese fantoccio!


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Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 18/01/2007 19.04


Non importa la questione della condanna a morte in se stessa; prima o poi tutti dobbiamo morire, e dunque è giusto accettare le conseguenze delle sue azioni.
Ma sono intollerabili le condizioni con il quale Saddam è morto, processato dal governo di in un paese fantoccio!


quoto, difatti, il modo in cui è stato processato è un atto di non curanza da parte del governo americano, che doveva intervenire in qualche modo, magari facendo in modo che lo processassero in un tribunale imparziale.
04/02/2007 16:10
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Re: Re: Re:

Scritto da: -kapo- 01/02/2007 18.45

quoto, difatti, il modo in cui è stato processato è un atto di non curanza da parte del governo americano, che doveva intervenire in qualche modo, magari facendo in modo che lo processassero in un tribunale imparziale.



Ma così avevano una ragione in più per dire che gli USA sono andati per imporre la loro volontà.
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