IDEALE POPULARISTA
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Il popularismo è una corrente ideologica che ha come fine la costituzione di un modello di società auto-regolato in una perfetta armonia tra le parti che lo compongono mediante la costituzione di una cooperazione sociale supervisionata da uno Stato forte, legittimato e fondato sul Diritto, che ha l’onere di condurre questo processo storico di evoluzione della società fino allo stadio ultimo di essa, ossia quella società dove lo Stato sarà solo garante di un sistema auto-regolato che vive in perfetta simbiosi senza nessuna limitazione alla libertà personale. Dunque l’arrivo alla società evoluta, civile e responsabile.

 
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IL DEGRADO MORALE E CULTURALE DELLA SOCIETA’ OCCIDENTALE

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2007 21:33
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IL DEGRADO MORALE E CULTURALE DELLA SOCIETA’ OCCIDENTALE

La nostra epoca ci viene presentata come un modello perfetto di democrazia e pace, come un sistema privo di difetti, fatto di pace e prosperità, giustizia e sviluppo, soprattutto libero e senza problemi. Un epoca che si è scrollata di dosso il passato sanguinario di guerre e devastazioni, tirannie e oppressioni, per potersi proiettare in un futuro migliore per tutto. Ma è tutto oro ciò che luccica? No, stando a come dice il proverbio, anche se molti tendono a considerare assolutamente migliore il mondo nostro contemporaneo. Eppure non risulta difficile confutare queste affermazioni incantevoli, da sogno, perché non è altro che una schermata illusoria, una maschera gettata su un mondo che non ha mai cessato di essere quello che è, cioè non il migliore tra quelli possibili, ma alla stregua di tanti altri con del buono e del marcio, per non dire che la stessa maschera calata sul palcoscenico pianeta cela un netto peggioramento.
“Progresso del nuovo millennio”? No, netto regresso direi. E io con questo altro articolo sulla civiltà Occidentale decadente voglio proseguire in questo iter d’analisi profonda nei confronti del nostro mondo. Revisione del nostro presente? No, scoperta di un male annunciato. Più volte ci si è allarmati, ma il segnale è stato ignorato, come messaggio apocalittico assolutamente fuori luogo.
Ma poiché ben sappiamo tutto che blaterando accuse non si va da nessuna parte, io questo analisi la voglio fare profonda. La prima domanda da farsi: è un mondo in crisi? Sì, un mondo in netto regresso. Perché? Perché ci si è persi nella propria arroganza di essere i primi del mondo, quanto in fatti contiamo meno di un soldo bucato.
Ma quali sono i mali più pesanti? Li elenchiamo?
-Regresso della Società.
-Disprezzo della Cultura.
-Appiattimento mentale.
E volendo ne aggiungerei uno anche a livello a politico. Ma diciamo che l’argomento è complesso e si potrebbe rischiare di cadere in proteste di natura meramente politica. Forse un rischio da correre, ma con assoluta calma nella nostra analisi obbiettiva.
La società umana, specialmente di stampo occidentale, si basa su un concetto molto semplice, ossia il rapporto tra diritto e dovere. Un rapporto sempre a due, come materia e antimateria.
Il soggetto e il suo opposto. Come dire che non esiste un isola che non sia circondata dal mare. L’uomo aggregandosi con individui crea una società, e siccome ubi societas ibi iuris, da una società nasce la scienza del diritto; e qui diritti e doveri, quest’ultimi conseguenza dei primi, e i primi dipendenti dal secondo che li garantiscono; e la civiltà ci ha insegnato che da diritti e doveri nasce la consapevolezza che l’uomo è posto sempre di fronte a scelte e alla responsabilità di averle prese. L’uomo prima era dunque arrivato a quel brillante risultato di essere consapevole di avere delle responsabilità, di avere diritti e doveri.
Oggi invece non esiste più la responsabilità, ne' il diritto ne' il dovere. Oggi v’è un regresso della Società, siamo tornati indietro di molto e molto tempo. La gente diseducata ne travisa il significato e ognuno guarda a se stesso con un egoismo più pauroso che mai. L'uomo non si rapporta più, si costruisce attorno a se stesso tutto e si disinteressa del resto.
Più o meno tutti complessati dalla propria persona. Non si sa fare più i padri, ne' le madri, ne' gli educatori in generale. La famiglia vera come colonna portante della società è scomparsa. Il rispetto stesso come concetto è sparito. Tutte quelle nobili idee di prima sono diventate così astratte
nell'immaginario collettivo che si sono svuotate d'ogni significato, e se non ne sa il significato non le si può comprendere, dunque non capendole, tutto ciò diventa una sorta di caos primordiale dove non esistono più dei veri riferimenti e ciò può dar vita a interpretazioni pericolose.
Un mondo seriamente corrotto, una civiltà occidentale morente e una cultura ad un livello di regresso pauroso, parlerei quasi di minimo storico. Basta guardare la televisione, i suoi programmi demenziali, il bassissimo livello qualitativo in generale, e scendono calde le lacrime dagli occhi.
E cosa ancora peggiore, disprezzo verso la cultura, e questo più del resto che danneggia ancor più il nostro mondo, perché negando la cultura ci si preclude la via al progresso.
I romani, vero, disprezzavano l'arte, ma possiamo pure giustificarli, giacché avevano le loro ragioni, tradizioni. Al giorno d'oggi invece disprezziamo "tutta" la cultura come concetto in se, per innalzare tutte le porcherie di questo mondo.
O siamo davvero liberi o siamo peggiorati?
A mio giudizio il disprezzo per la cultura rende più sicuri quelli che non la hanno. Noi non siamo liberi, tutte quelle conquiste civili ci hanno soltanto fatto passare in una gabbia forse migliore, grazie alla democrazia, ma sempre una gabbia, quella del degrado morale.
E da tutto questo caos di idee sta nascendo il nuovo millennio e tutta la visione di ciò che ci circonda è storpiata. Da storpi noi la osserviamo e difficilmente riusciamo ancora a distinguere il lume della ragione che brancola tra il bui dell’ignoranza. Un ignoranza balorda troppo esaltata!
La mia accusa è dura, ma una generazione irresponsabile ha azzerato con un colpo netto ciò che l’uomo ha fatto negli ultimi due secoli. O forse l’uomo non ha mai conquistato niente e adesso i nodi stanno lentamente venendo al pettine. E soprattutto protesto su una cosa, l’appiattimento mentale, la totale standardizzazione delle masse.
E ciò è dovuto al fatto che il mondo sta divenendo pian piano un'unica entità che viene quotidianamente indirizzata ad atrofizzarsi, più controllabile. Il nostro assurdo mondo di pace, infestato da guerre, è proprio questo un unico meccanismo che “indottrina” all’ignoranza le masse
come un monarca di altri tempi.
Il nostro mondo egemonizzato da una novella Lega di Delo che nonostante non vi sia più il pericolo “persiano”, continua a guidare dall’alto il mondo con i suoi soldi; una potenza che per giustificare la sua forza crea l’assurdità di tutti i tempi, ossia il nemico terrorista, innalzandoli a nemici armati capaci di rivoltare il mondo, celando che non sono altro che civili, criminali. E grazie al nuovo nemico mantengono il loro primato concedendosi guerre che stati normali non potrebbero mai fare.

Questo è il nostro mondo? Questo è ciò che resta? Questo è ciò che ci si prospetta? Un continuo e terribile processo che atrofizza le nostre risorse mentali, che annienta il nostro passato, inquina il nostro presente e rende incerto il nostro futuro? Forse sì, forse no .
La cosa più deludente è vedere che nessuno ormai sembra accorgersi del disastro che si sta venendo a creare, forse ormai non ci si crede più, forse ormai a nessuno importa più nulla perché tanto dalla vita abbiamo tutto ciò che ci necessità, ossia una ricchezza che ci permette una esistenza agiata e dignitosa. Peccato davvero però che si dimentica che anche gli animali si possono limitare a vegetare, anzi vi ci sono costretto, e che soprattutto ai noi uomini è stata concesso il privilegio di essere capaci di ragionare, e sapere di ragionare, di pensare, e sapere di pensare. Che forse si stia perdendo la consapevolezza che tutto ciò che abbiamo sia proprio dovuto al prodotto della nostra razionalità e ingegnosità, e che quest’ultime sono cultura? Nessuna sembra sapere rispondere.
La civiltà Occidentale sta perdendo lentamente la sua cultura, ossia il progresso compiuto da essa nell’arco dei secoli. E con esso rischia pure di perde la propria identità, e morire come muore una pianta priva di linfa vitale.

Caio Logero


RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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Caio Logero
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14/02/2007 21:33
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Ma gli USA non disprezzano la cultura...disprezzano la NOSTRA cultura.Prova a toccargli qualche loro tradizione e vedrai come si infuriano!Sono gli europei che per apparire moderni e multietnici rinunciano alla propria cultura.
Il degrado della società invece è tipico di chi ha tanti amici e nessun nemico ma non vive isolato.
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