Che Guevara

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Marcus Logero
00lunedì 4 dicembre 2006 12:28
Ernesto Guevara de la Serna, più conosciuto come Che Guevara (nato a Rosario in Argentina il 14 giugno - per altri il 14 maggio - 1928, morto a La Higuera, in Bolivia il 9 ottobre 1967) è stato un rivoluzionario marxista, un medico e un uomo di stato a Cuba.

Il soprannome Che Guevara gli venne dato a Cuba, durante la rivoluzione che portò nel 1959 Fidel Castro al potere abbattendo il regime di Fulgencio Batista: i guerriglieri al suo fianco volevano sottolineare - con l'inserimento davanti al cognome della sillaba Che (intercalare tipico della parlata argentina) - le sue origini.

Guevara fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assunse un ruolo nel nuovo governo secondo per importanza al solo Castro. Secondo molti storici fu Guevara che spinse Castro ad avvicinarsi al comunismo. Nella prima metà del 1959 (fra gennaio e giugno) fu il responsabile, il procuratore generale della fortezza militare di La Cabana in cui vennero svolti i processi a carico dei militari del regime accusati di crimini di guerra, mentre rivestiva tale ruolo decise la condanna alla pena capitale tramite fucilazione di circa 55 prigionieri. Secondo Orlando Borrego [1] Guevara fece osservare tutte le regole processuali e fu accusato da alcuni di rallentare i processi per “esigere eccesso di elementi probatori”. Secondo Tony Saunois [2] vennero condannati coloro che si erano resi responsabili di torture e assassinati durante la dittatura di Batista.

Dopo il 1965, lasciò Cuba per "esportare la rivoluzione", prima nell'ex Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi - a La Higuera, nella provincia di Vallegrande (dipartimento di Santa Cruz). Il giorno successivo venne ucciso nella scuola del villaggio. Il suo cadavere - dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande - fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione cubana, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997
Caio Logero
00lunedì 4 dicembre 2006 15:02
Che Guevara, un simbolo del comunismo rivoluzionario, niente di più....
Marcus Logero
00lunedì 4 dicembre 2006 15:47
si sarà solo un simbolo del segno del comunismo ma è uno dei più importanti lui lottava per la liberazione del suo paese!!(cuba)
Pius Augustus
00lunedì 4 dicembre 2006 15:49
un abile guerrigliero liberatore del suo paese,che assurse a simbolo dell'opposizione all'imperialismo americano prima e a maglietta per teenagers poi.
Caio Logero
00lunedì 4 dicembre 2006 16:08
Re:

Scritto da: Marcus Logero 04/12/2006 15.47
si sarà solo un simbolo del segno del comunismo ma è uno dei più importanti lui lottava per la liberazione del suo paese!!(cuba)



Non era cubano, era argentino...


p.s. bella quella pius! teenager [SM=g27989]
Marcus Logero
00martedì 5 dicembre 2006 19:50
ma tu i tuoi cavoli non te li sai fare ci aveva creduto
M.M.2006
00martedì 2 gennaio 2007 18:13
Bhe, al di la del simbolo che rappresenta il Che, comunque restò il fatto che lottò per un ideale e ne rifiutò i poteri, cosa che fecero in pochi.
Spesso la gente scambia quest'uomo più come un simbolo del comunismo che come un simbolo di coerenza ideologica.
Un po' come molti fascistelli oggi portano la croce celtica al braccio od al collo e si ammazzano di canne.
Lo ritengo un grande uomo anche se non condivido la sua ideologia.
-kapo-
00martedì 5 giugno 2007 16:04
piccolo resoconto sulla vita del falso mito, cosiddetto ''Che''

Di buona famiglia, nasce a Buenos Aires nel 1928, Ernesto Guevara De La Serna detto "CHE".
Appassionato di viaggi in motocicletta, gira in lungo e in largo per l'America Latina, conosce luoghi e realtà diverse. E' affetto da asma cronica, ma ciò non gli impedisce di laurearsi in medicina agli inizi degli anni '50.
In Guatemala viene a conoscenza delle precarie condizioni di fame e miseria delle popolazioni sottoposte al Regime di Dittatura Comunista di Jacobo Arbenz.
A causa dei forti interessi economici degli Stati Uniti in Guatemala, viene inviato un contingente militare statunitense a
rovesciare il dittatore.
Comincia così un odio smisurato da parte del "CHE" verso gli Stati Uniti.
In una notte del 1955, Guevara incontra in Messico un giovane avvocato cubano in esilio che si prepara a rientrare a Cuba, Fidel Castro. Subito entrano in sintonia, condividendo gli ideali, il culto dei "guerriglieri" e la volontà di espropriare il dittatore Batista dal territorio cubano.
Il CHE sbarcherà a Cuba insieme a Fidel e altri guerriglieri in esilio.
Nel 1956, autonominatosi comandante di una colonna di partigiani, si fa notare per la sua crudeltà e determinazione. Un ragazzo non ancora ventenne, un guerrigliero della sua unità, rubò per fame un pezzo di pane ad un compagno.
Senza processo o interrogatorio, Guevara lo fece legare ad un palo e giustiziare mediante fucilazione.
Nel 1958 riporta la prima "vittoria" sui miliziani del regime di Batista a SANTA CLARA. Un treno carico d'armi viene intercettato e bloccato dalla sua unità armata, facendo prigionieri una cinquantina di soldati; in seguito a questa operazione, il dittatore Batista fugge sconfitto e Guevara fu nominato "procuratore" (boia) della prigione della CABANA.
La popolazione cubana era in festa, non sapevano che i successori di Batista avrebbero portato molto più morti e disperazione che la speranza di una vita migliore!
L'ufficio in cui esercita Guevara, diventa teatro di torture e omicidi tra i più efferati.
Secondo alcune stime, sarebbero stati uccisi oltre 20.000 persone, per lo più ex compagni d'armi che si rifiutavano disobbedire e che si conservavano, al contrario del "CHE", democratici e non violenti.
Nel 1960 il "pacifista" GUEVARA, istituisce un "campo di concentramento" sulla penisola di GUANAHA, dove trovarono la morte oltre 50.000 persone colpevoli soltanto di non condividere i suoi ideali di "PACE E FRATELLANZA"! Ma non sarà il solo campo, altri ne sorgeranno come a Santiago di Las Vegas dove c'è il campo Arco Iris, nel sud'est dell'isola sorge il campo Nueva Vida, nella zona di Palos si istituisce il campo Capitolo, quest'ultimo è un campo speciale per bambini sotto i 10 anni. Se una persona si era resa colpevole di reato a sfondo politico veniva arrestata insieme a tutta la famiglia.
La maggior parte degli internati veniva lasciata con indosso le sole mutande, le celle non erano mai pulite, si lasciavano a marcire per anni nei propri escrementi in attesa di fucilazione o torture indicibili.
Successivamente gli fu conferito l'incarico di Ministro dell'Industria e presidente del BANCO NACIONAL, la Banca centrale di Cuba.
Guevara non perde tempo a mettere in pratica il suo"modello sovietico". Elogia l'odio per le proprietà e per lo "sporco" denaro ma sceglie di abitare in una grande e lussuosa casa colonica in un quartiere residenziale a l'AVANA. Impone la povertàforzata alla popolazione mentre lui vive nel lusso più abominevole.
Pratica sport impensabili per l'economia di Cuba, sia allora che oggi. La vita "comoda" e l'ozio ammorbidiscono il guerrigliero Guevara; mette su qualche chilo e passa il tempo tra un party e le gare di tiro a volo, ma non disdegna la caccia grossa e la pesca d'altura.
In omaggio a Lenin, chiama il suo primogenito Vladimir. Nel suo testamento, da buon allievo della scuola Maoista-Leninista, scrive:

"AMO L'ODIO, BISOGNA CREAREL'ODIO E L'INTOLLERANZA TRA GLI UOMINI, PERCHE' QUESTO RENDE GLI UOMINI FREDDI, SELETTIVI E LI TRASFORMA IN UNA PERFETTA MACCHINA PER UCCIDERE".


Queste parole non vengono da Heinrich Himmler, il fondatore e ideatore delle SS germaniche, bensì dall'uomo che per oltre 30 anni è stato falsamente mitizzato come simbolo di pace e uguaglianza, di amore per il prossimo e di fratellanza. Guevara si adopera a diffondere sistematicamente la guerriglia in giro per il mondo, il suo motto: "Creare due, tre, mille Vietnam!" Nel 1963 è in Algeria dove si unisce a Dèsirè Kabila, un marxista.
Il suo continuo desiderio di diffusione per la lotta armata, lo porta del 1967 in Bolivia dove si allea col Partito Comunista Boliviano ma non riceve alcun appoggio da parte della popolazione locale, nessuno di loro si unisce alla sua unità di guerriglieri.
Isolato e braccato, Ernesto Guevara De La Serna detto "CHE", venne catturato dai miliziani locali boliviani e giustiziato il 9 ottobre 1967.
Molti lati di questa vicenda non furono mai chiariti come non si saprà mai quali responsabilità ha avuto Fidel Castro nella morte del "CHE".

non è preso da un libro di propaganda fascista, ma da un libro di storia. A voi il giudizio.

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