Domande sul vostro programma

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Pius Augustus
00martedì 23 maggio 2006 20:04
"Noi siamo convinti che l’Alcool, il Fumo e la Droga siano dannosi e nocivi. Che le generazioni future non conoscano queste piaghe sociali, e ne siano estranee del tutto"

Dunque siete proibizionisti al massimo;mi sorgono due domande:non credete che pochi vi seguirebbero in una politica di abolizione addirittura dell'alcool? una birra o un po' di vinello non fanno male dopo tutto;poi rammentate che il proibizionismo nell'unico posto in cui è stato praticato -gli usa- è fallito rovinosamente.



"Noi per quanto riguarda l’Italia pensiamo si una nazione, un popolo e debba continuarlo a esserlo. Siano conservate le sue tradizioni, e venga abbandonate le mode d’oltre Oceano."

Non pensate che questo porterebbe ad una fossilizzazione della società?

"Noi Siamo un popolo particolare, stimato e invidiato per la nostra, terra, storia e cultura. Non smetteremo a esserlo. Pensiamo che l’Italia deve crescere e diventare una potenza mondiale, un faro di civiltà, in tutto il mondo una potenza da invidiare in tutti i campi. Accoglieremo fra le nostre braccia protese i popoli desiderosi del nostro aiuto e della nostra protezione."

come pensate che l'Italia possa essere una potenza mondiale? già in un epoca in cui i concorrenti erano meno ha fallito,e la nostra base economica non è sufficiente per un progetto del genere.

"Noi crediamo che ogni popolo deve avere una propria patria nella propria terra, esso però non deve invadere la terra altrui, stabilirsi senza accordi da ambo le parti"

non credete che questo sia in contrasto con la vostra ispirazione filofascista?

"Noi siamo convinti che l’italiano abbia una cultura sua, come ogni nazione, una sua tradizione, come ogni popolo, una propria storia, come ogni stato. L’italiano, parla l’Italiano e un dialetto di questa lingua, è di fede cattolica, perlomeno cristiana, ha modo occidentali europei, ed ha per antenati il popolo di Mazzini, Cavour e Garibaldi."

Dunque per un ateo o un immigrato di più generazioni non ci sarebbe posto nella vostra italia?

grazie dei futuri chiarimenti.

Caio Logero
00mercoledì 24 maggio 2006 17:14
I nostri 12 punti
Vedi dal punto delle piaghe sociali comprendiamo il fatto che impossibile il proibizionismo totale sia difficile, ma vogliamo fare in modo che se ci sarà la possibilità di attuare delle riforrme sicuramente ci sarà una lotta asprissima e senza quartire con almeno una delle piaghe enunciate, la droga.
Poi verrebbero attuate massiccie campagne contro il fumo, cercando di trasfire questa importante fonte di reddito per la stato con altre politiche economiche, poi cercando di estromettere il prodotto dal mercato italiano e sensibilazzanto "veramente" la popolazione.
Contro l'alcool la lotta si farà sopratutto contro i super-alcolici e gli alcool più nocivi. Ma non crediamo in grandi risultati (nemmeno forse avrà vita lunga il movimento, ma parliamo teoricamente.
Inoltre voglio dirti che lo stato fa passare anche se afferma il contrario molte di queste sostanze.
Chiudono gli occhi, incassano soldi, e tengono a freno la società giovanile, come il vecchio "panem et circense".

Cosa c'è di sabgliato nelle seconda affermazione. A mio giudizio la sopcietà italiana, l'italiano e tutto la sua cultura sta lentamente scomparendo in questa anglo-sassonizzazione (di stampo americano) che fagocità la realtà italiana.
Riuscendo a mantenere una moda, cultura, forma ITALIANA riusceremo a tenere alto l'orgoglio nazionale e in goni caso queste precedenti non si fossilizzerebbero, prenderebbero un altra piega, ma sarebbe tutto un modo italiano, da contraporre ad altri stili.

Cono uno sviluppo ponderato, una politica accurata, un inserimento come potenza che controlla il mediterraneo, intermediaria tra i popoli islamici della costa africana, e divenendo un punto obbligato per l'economie della penisola balcanica (perlomeno orientale), si riuscirebbe a creare un aumento di potenza. Mai semttere di sognare un Italia più grande! Potrebbe essere un riferimento in un futuro di crisi.

Questo invece è un attacco all'immigrazione, una difesa nazionale perfetta. Rispedirli a casa aiutandoli e magari intrattenendo relazioni amichevoli con qusti paesi in modo da creare una penetrazione economica migliore, con accordio e agevolazioni di stampo economico. Questo è certamente pensare in grande, un aiuto per l'economia italiana.

Per l'ultimo tuo dubbio ti rispondo in fretta. Vedi la non è scritto, ma lo è in molti alti testi firmati dal nostro movimento, l'italiano non deve averli tutti ma la maggior parte.
Non è cattolico, nemmeno cristiano, ma almeno risponda a tutti gli altri requisiti (che brutta parola, molto selettiva e crudele).
Vedi quando ti parlo di rispedire gli altri, non è per male, ma li rimandiamo indietro, con una politica di aiuti al popolo d'origine. Sarebbe una politica complessa da spiegare in quattro parole, vorrei evitare fraintendimendi. Non vorrei sembrare razzista, perchè il mio intendo non è una discriminazione razziale.
Mi riprometto di chiarire meglio la posizione del movimento e la mia sull'argomento italiano, immigrazione e razza con un espozione più accurata.
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