00 24/05/2006 17:14
I nostri 12 punti
Vedi dal punto delle piaghe sociali comprendiamo il fatto che impossibile il proibizionismo totale sia difficile, ma vogliamo fare in modo che se ci sarà la possibilità di attuare delle riforrme sicuramente ci sarà una lotta asprissima e senza quartire con almeno una delle piaghe enunciate, la droga.
Poi verrebbero attuate massiccie campagne contro il fumo, cercando di trasfire questa importante fonte di reddito per la stato con altre politiche economiche, poi cercando di estromettere il prodotto dal mercato italiano e sensibilazzanto "veramente" la popolazione.
Contro l'alcool la lotta si farà sopratutto contro i super-alcolici e gli alcool più nocivi. Ma non crediamo in grandi risultati (nemmeno forse avrà vita lunga il movimento, ma parliamo teoricamente.
Inoltre voglio dirti che lo stato fa passare anche se afferma il contrario molte di queste sostanze.
Chiudono gli occhi, incassano soldi, e tengono a freno la società giovanile, come il vecchio "panem et circense".

Cosa c'è di sabgliato nelle seconda affermazione. A mio giudizio la sopcietà italiana, l'italiano e tutto la sua cultura sta lentamente scomparendo in questa anglo-sassonizzazione (di stampo americano) che fagocità la realtà italiana.
Riuscendo a mantenere una moda, cultura, forma ITALIANA riusceremo a tenere alto l'orgoglio nazionale e in goni caso queste precedenti non si fossilizzerebbero, prenderebbero un altra piega, ma sarebbe tutto un modo italiano, da contraporre ad altri stili.

Cono uno sviluppo ponderato, una politica accurata, un inserimento come potenza che controlla il mediterraneo, intermediaria tra i popoli islamici della costa africana, e divenendo un punto obbligato per l'economie della penisola balcanica (perlomeno orientale), si riuscirebbe a creare un aumento di potenza. Mai semttere di sognare un Italia più grande! Potrebbe essere un riferimento in un futuro di crisi.

Questo invece è un attacco all'immigrazione, una difesa nazionale perfetta. Rispedirli a casa aiutandoli e magari intrattenendo relazioni amichevoli con qusti paesi in modo da creare una penetrazione economica migliore, con accordio e agevolazioni di stampo economico. Questo è certamente pensare in grande, un aiuto per l'economia italiana.

Per l'ultimo tuo dubbio ti rispondo in fretta. Vedi la non è scritto, ma lo è in molti alti testi firmati dal nostro movimento, l'italiano non deve averli tutti ma la maggior parte.
Non è cattolico, nemmeno cristiano, ma almeno risponda a tutti gli altri requisiti (che brutta parola, molto selettiva e crudele).
Vedi quando ti parlo di rispedire gli altri, non è per male, ma li rimandiamo indietro, con una politica di aiuti al popolo d'origine. Sarebbe una politica complessa da spiegare in quattro parole, vorrei evitare fraintendimendi. Non vorrei sembrare razzista, perchè il mio intendo non è una discriminazione razziale.
Mi riprometto di chiarire meglio la posizione del movimento e la mia sull'argomento italiano, immigrazione e razza con un espozione più accurata.


RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


Principe del Senato di SPQR

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"Io sono Cesare, non re"
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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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