00 04/09/2006 13:28
Vedi vedere in questo modo Mussolini è un pò troppo estremista....


Mussolini non è una pallida ombra di Hitler, ma quest'ultima invece divenne quello che Mussolini non riusci mai a fare.
Il DVCE fu osannato in Italia e all'estere fino alla campagna etiopica.
Nonostante aveva di fatto ridotto la libertà politica degli italiani, agli occhi di tutti Mussolini aveva fatto una rivoluzione in camicia nera evitando che potesse succedere un'altra rivoluzione ben peggiore.
Agli occhi di tutti Mussolini aveva salvato l'Italia dallo spettro del disordine rivoluzionario, aveva salvato il Re che lo aveva accettato, aveva fatto la sua rivoluzione.
Mussolini a posto della libertà regalò una stabilità economica al paese, ricostruì insomma l'Italia, la fece più forte.
E ciò non è innegabile perchè fondò migliaia di nuove città, costrui infrastrutture, combattè la mafia e riformò le province...
Non era un soldato, sicuramente neanche un grande amministratore, nè troppo uno statista, ma era un grande politico questo è da riconoscerlo...
e proprio perchè non era militare fece stare l'esercito nel suo brodo. Tentò qualcosa, ammassò armi e rifornimenti, ma non era neanche un grande organizzatore.
L'esercito non era capace di affrontare una guerra lunga.
COn l'Etiopia Mussolini divenne il Cesar de Carneval come lo disprezzarono i francesi.... a quel punto Mussolini vide come uscita dalla chiusura internazionale la nascente nuova Germania e gli si avvicinò.
Fu preso tanto da quel bavarese mezzo austriaco che diceva di ammirarlo che non poté che avvicinarsi prima alla germania e poi alla spagna, dopo aver fatto forza in Austria per poi cederla.
Così incomincia la spirale discendente di quell'uomo.
La guerra scoppia e Mussolini è incerto, sa che le sue truppe non possono battersi perchè sono immotivati in una guerra imperialista, perchè sono ancora impreparati ad un lungo conflitto.
Inoltre dubita che l'economia italiana possa reggere a lungo...
Ma il dubbio scompare appena vede sfilare i panzer tedeschi vicino Parigi. Allora capisce che la grande Francia è crollata, gli Inglesi a Danquerk quasi chiusi.... ebbene perchè non deve fare parte del tavolo dei vincitori come Cavour in Crimea, perchè non schierarsi e allora manda i battaglioni Italiani verso la Provenza mentre dichiara alla Francia e alla Germania che il Duce del fascismo alza la testa, è li pronto...
ma poi la guerra si allunga, Hitler folle invade l'Europa vincendo...insomma Mussolini si crede forte, cerca uno spiraglio facile di gloria, ecco la Grecia e la Libia...
ma i rifornimenti non arrivano, le truppe impantanate, si esita... e alla fine si cede quasi senza le truppe germaniche e inizia la fine della guerra di propria iniziativa e si deve accettare il badante tedesco.
Ma dopo tutte le disfatte, gli errori e i tradimenti, la voglia di non combattere e si arriva in Sicilia, la si perde, e ci si trova con il nemico nel sud italia.
Mussolini è dubbioso, insicuro di se stesso, sa che ormai la guerra è li vicino casa, sa che non servono più gli effetti speciali da comizio come il roteare degli occhi, il mento alto e le bracce incrociate...
sente che i suoi vicini lo vogliono mettere fuori, che non gli hanno perdonato l'alleanza con i tedeschi anche se non vedeva alternativa per l'isolamento, forse pensa di aver sbagliato il duce...
poi il Gran Consiglio, il suo mondo crollare e allora Mussolini si fida del Re che imbrogliando aveva promesso al Duce l'appoggio e invece poi lo arresta.
Dopo viene liberato dai tedeschi.... Benito Mussolini capisce che non è più un uomo libero, prigioniero del destino dei nazisti e ne soffre... dichiara che non sopporta l'invadenza germanica, ma che non può reagire, che era meglio rimanere in prigione e far finire la guerra.
Improvvisamente si illumina, fa quello che avrbbe voluto fare prima, la sua Repubblica Sociale, la prova a fare e la fa.
Vede che l'amministrazione del paese è in rotoli, che tutto si va disgregando e capisce che deve rimanere per garantire fino all'ultimo gli ultimi fascisti e tutti gli italiani del nord sia dalla minaccia alleata, sia dagli stessi dispotici tedeschi che dai partigiani.
Vorrebbe riappicifcarsi con i partigiani, forse allearsene contro i tedeschi, ma appena vede alcuni gerarchi morire trivellati capisce che ha sbagliato troppo e non glielo possono perdonare.
Allora prende la parte forte dei suoi e cerca di imporre con il pungo la resistenza della Repubblica Sociale, anche se non si illude più...
poi organizzano la fuga delle truppe fasciste in valtellina per salvare dalla vendetta faida gli ultimi fascisti.
Ma ecco che bisogna anche combattere il tedesco che dichiara di volere vincere, di potere vincere, mentre poi le sue truppe improvvisamente si schiantano... ed ecco il piano della Valtellina crollare, le truppe fasciste più lente e senza mezzi non riuscire a raggiungere Milano.
Ma qui un'altro errore dovuto ai mali consigli di brutti consiglieri, la fuga verso Como, che taglia la maggior parte delle divisioni fasciste a sud.
E poi qui nella stessa Como si cerca di andar via verso la svizzera, ma c'è una serie di errori, i partigiani si rimangiano le parole, alcuni battaglioni sbaragliati.
Alla fine Mussolini si vede costretto ad andar via con i tedeschi, ma questi lo tradiscono e lo consegnano... è la fine del Cesar de Carnveval, che verrà mitragliato e appeso in una lontana piazza, simbolo del fascismo...

Sicuramente Mussolini fu un uomo, non un tiranno, non un grande...


RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


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