Via libera alla fiducia sul decreto fiscale

A Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri

Via libera alla fiducia sul decreto fiscale

Pecoraro Scanio: «Chiti già autorizzato a porre la fiducia, in caso di necessità». Letta: «Il governo valuterà se porla o meno»

ROMA - Fin dall'approvazione della Finanziaria, il ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti era autorizzato a porre la fiducia sul decreto fiscale, se necessario. Lo hanno spiegato il ministro Alfonso Pecoraro Scanio e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Letta, lasciando il Consiglio dei ministri. Sulla fiducia al decreto fiscale Chiti ha spiegato che l'Esecutivo ha adottato una formula che concede la possibilità di mettere la fiducia, rimettendo la decisione al ministro per i Rapporti con il Parlamento. «Il governo - ha concluso Chiti - valuterà se porre la fiducia sulla base dei lavori parlamentari. Il decreto fiscale - ha aggiunto il ministro - va comunque approvato la prossima settimana».

«NON SIAMO SORDI AL MONITO DI NAPOLITANO» - «Non è una raccomandazione che ci trova sordi, il dialogo noi lo vogliamo ma per costruire un rapporto bisogna essere in due e sotto questo profilo la Finanziaria sarà un banco di prova». Così Vannino Chiti, commenta, al termine del Consiglio dei ministri, il monito ribadito giovedì dal capo dello Stato ad un dialogo tra maggioranza e opposizione.

«COSI' SI DICE NO AL CAPO DELLO STATO» - Di diverso avviso il leader di An Gianfranco Fini. «Se Prodi porrà la fiducia sulla Finanziaria - ha detto - questo rappresenterà una risposta negativa nei fatti all'appello del presidente della Repubblica».

DECLASSAMENTO DI FITCH - Dalll'agenzia di rating internazionale Fitch arriva intanto un piccolo declassamento del debito pubblico italiano. Il livello è stato spostato da "AA" a "AA-". L'outlook è stato rivisto a "Stabile" al posto dellla classificazione "Negativo" assegnata nel maggio 2006.

19 ottobre 2006

preso da www.italysoft.com/news/corriere-della-sera.html