ASSOCIAZIONE EVA

ASSOCIZIONE EVA

L’associazione EVA nasce nel maggio 2003 per volere della dottoressa Cristina Fazzi con l’intento di realizzare e sostenere progetti sanitari, educativi e sociali, di promuovere i diritti alla salute, all’istruzione e al lavoro nei Paesi in via di sviluppo. Cristina ha scelto, da anni, di dedicarsi alle popolazioni dimenticate del “Bosco” nello Zambia. Nasce così “Mayo Mwana Project”un progetto socio sanitario di assistenza ai non abbienti dello Zambia con particolare attenzione alle problematiche materno infantili, che si sviluppa ed opera in un’area in cui un tasso di povertà del 78% favorisce la diffusione della prostituzione, anche minorile, dell’AIDS e della tubercolosi, con conseguente spaventoso incremento del numero di bambini orfani e malnutriti.
OBBIETTIVI DEL PROGETTO.
• Promozione e miglioramento dell’assistenza sanitaria della popolazione materno –infantile;
• Prevenzione della malnutrizione;
• Promozione della dignità della donna e del bambino;
• Promozione delle attività economiche in area rurale.
Il progetto svolge le sue attività su di un’area di circa 3000kmq, effettuando 13153 controlli pediatrici in 13 stazioni su tutto il territorio. In tali stazioni è stata creata una rete di prevenzione e cura della malnutrizione effettuando visite mensili in collaborazione con 26 volontari locali, con i quali sono stati realizzati incontri a scopo educativo per oltre 2400 famiglie. È stata realizzata una struttura per il Centro femminile, in cui vengono svolte numerose iniziative per la promozione dei diritti della donna e del bambino. Tale struttura si è dimostrata di notevole importanza sociale in quanto non solo vi si svolgono i seminari volti all’educazione, ma è anche utilizzata come sede di un Club Femminile e come aula per corsi di aggiornamento e formazione rivolti alla comunità locale.
Chi volesse sostenere il progetto può eseguire un versamento verso il seguente conto corrente:
Cc bancario n.1000/10164, Cod.ABI 01025, Cod CAB 16800 SAN PAOLO IMI ENNA
Intestato ad “Associazione EVA”
Articolo di: Elisabetta Arena