IDEALE POPULARISTA
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Il popularismo è una corrente ideologica che ha come fine la costituzione di un modello di società auto-regolato in una perfetta armonia tra le parti che lo compongono mediante la costituzione di una cooperazione sociale supervisionata da uno Stato forte, legittimato e fondato sul Diritto, che ha l’onere di condurre questo processo storico di evoluzione della società fino allo stadio ultimo di essa, ossia quella società dove lo Stato sarà solo garante di un sistema auto-regolato che vive in perfetta simbiosi senza nessuna limitazione alla libertà personale. Dunque l’arrivo alla società evoluta, civile e responsabile.

 
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Autonomia Siciliana : Cosa c'è e cosa non è stato rispettato

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2006 15:23
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Re: E GIA'

Scritto da: Archimede91 09/10/2006 19.32
Credo che su quanto detto siamo tutti d'accordo-come mai? [SM=g27990]
E gia... come scritto ne Il gattopardo (Tomasi di Lampedusa)e anche ne I vecchi e i giovani di Pirandello Luigi la Sicila non era sviluppata a quei tempi e l'Italia sembrava un'ancora di salvezza in quanto ad economia ma [SM=g28004] la società Siciliana fu stravolta prima dall'eliminazione della banca siciliana e secondo dall'imposizione nella conquista del territorio siciliano da parte dei piemontesi (con la grande spedizione di Garibaldi) ma l'Italia tradì la Sicilia sul fatto che decideva tutto lo stato Italiano come se la sicilia fosse un territorio dal quale prelevare soldati da mandare alla frontiera.

In realtà nelle opere prima elencate viene detto che i siciliani erano felici di essere sotto il controllo dei feudatari ... non c'erano più problemi (anche se comunque arretrati) e poi ogni feudatario assicurava il meglio per i propri sudditi dovuto da un mania di egocentrismo e concorrenza fra feudi.



Ne il Gattopardo ne I giovani e i vecchi descrivono con accuratezza il periodo preso ad esame. C'è da valutare molteplici fattori, e non farla semplice come la fai tu.... innanzitutto non c'era il feudatario e il suddito, bensì una classe baronale che dominava le campagne, le zone demaniali con la classe dirigente, poi una piccola borghesia e una massa contadina.
Ma c'erano alcune industrie, esistevano minieri e commerci, quello marittimo funzionava anche se non troppo bene, poi c'è da dire che se da una parte annientavano la cultura del popolo siciliano, un tempo tra i più colti d'europa, i borboni avevano un sistema di tassazione leggero e agile che permetteva ai contadini di non "morire" alla dura tassazione, come quella tipicamente sabauda che ridurrà al limite il popolo siciliano.
Ma certamente lo stesso popolo siciliano non stava al meglio, e c'è da dire, e che spesso era intollerante verso la classi baronali, come dimostrano le diverse e sanguinarie sommosse.
Poi c'è da dire che l'occasione data da Garibaldi era quella di liberarsi dagli odiati napoletano, in un epoca in cui il nazionalismo siciliano era arrivato al limite massimo.... invece si ritrovarono l'Italia, forse un immaggine di uno stato che racchiudesse tutte queste realtà e ridasse importanza alla Sicilia.... gli eventi che succedettero dimostrarono tutto il contrario, un lento colonialismo italiano che finì per annientare la società siciliana e che l'ha fatta regredire come in tutte le colonie di questo mondo.... vantaggi da una parte, parecchi svantaggi dall'altra.

*gentilmente, sarebbe preferibile che intervieni in questi argomenti, anzi di andare in altri argomenti, seppure simili...


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